Distrazioni dell’Occidente

Gli avvenimenti di Parigi sono una sanguinosa occasione di distrazione per l’Occidente: sia l’attacco a Charlie Hebdo davvero un’operazione di guerra dell’estremismo islamico contro la Francia, o un aggiornato esempio di strategia della tensione per portare l’Europa a intervenire in Medio Oriente, questo attacco ha messo in secondo piano un avvenimento di portata storica.Lo scorso … continua a leggere

L’industria bellica ucraina: un altro dilemma per la Russia

Una pagina preoccupante del confronto fra Russia e Ucraina la stanno (quasi) silenziosamente scrivendo in questi giorni gli uomini del complesso militare industriale ucraino: pochi sanno infatti che il 70 per cento delle esportazioni di armamenti della Repubblica ucraina sono diretti alla Russia, dai propulsori per i missili ai motori da elicottero. E non si … continua a leggere

La strategia di Obama: separare la Russia dall’Europa

Nei giorni immediatamente precedenti la celebrazione dei settant’anni dallo sbarco alleato in Normandia, la Casa Bianca ha assunto delle posizioni ufficiali sulla situazione nell’Est europeo che meriterebbero molta maggiore attenzione di quella che l’Europa, concentrata sui risultati elettorali e sulla perdurante crisi economica, gli ha riservato.Il 3 giugno scorso, infatti, è stata ufficialmente lanciata la … continua a leggere

Netanyahu rinvia l’accordo con la Turchia sull’attacco alla Mavi Marmara

Nuova battuta di arresto nella normalizzazione dei rapporti fra Turchia e Israele, in conseguenza del sanguinoso episodio della cosiddetta Freedom Flottilla che, nel maggio del 2010, portò all’uccisione di nove cittadini turchi in navigazione a bordo della nave passeggeri turca Mavi Marmara in rotta verso la Striscia di Gaza, per portarvi aiuti umanitari. Il gravissimo … continua a leggere

Lo spirito di Versailles aleggia sull’Europa

Ha colpito, nella vicenda dell’Ucraina, l’affermazione del presidente Usa Obama secondo cui la Russia di Putin sarebbe "dalla parte sbagliata della storia".Stupisce intanto perché la storiografia americana posteriore alla dissoluzione dell’Urss aveva dogmaticamente quanto miopemente visto in questo evento la "fine della storia", proprio quando invece le ragioni di essa (vale a dire le idee, … continua a leggere