Israele intende attaccare nuovamente Gaza?

Fonti giornalistiche israeliane parlano in modo esplicito del fatto che le Forze armate israeliane (IDF) si stanno preparando ad una «significativa escalation» nel sud. Secondo quanto da esse riportato, il capo di stato maggiore dell’IDF, il generale Gen. Aviv Kochavi, quando ha assunto l’incarico, ha dato istruzioni in base alle quali l’IDF doveva accrescere la sua preparazione per una campagna militare nella Striscia di Gaza.

Prepararsi all’offensiva

Tutte le componenti dello stato maggiore sono coinvolte, sotto il coordinamento dal Comando Sud, nella individuazione degli obiettivi, nel’utilizzazione in tempo reale dell’intelligence da parte delle unità in campo, nell’addestramento e nella predisposizione logistica.

Nella prima metà del 2019, il Comando Sud e lo stato maggiore hanno in particolare concentrato le attività di tutte le unità che potrebbero essere impiegate nella Striscia di Gaza nell’addestramento al combattimento, con esercitazioni a fuoco a livello di battaglione, potenziando la collaborazione con la Divisione Intelligence, cui è toccato il compito di individuare ed ampliare il ventaglio degli obiettivi da colpire.

Nello stesso periodo, sono state condotte ben 30 esercitazioni di questo tipo, nonché un corso di formazione, significativamente denominato Coiled Spring [in Italiano, qualcosa come “primavera pronta a scattare”], rivolta ai comandanti di livello divisionale e superiore, che simulava in realtà virtuale le condizioni di combattimento attese nella Striscia di Gaza, nelle quali è enfatizzata la preparazione dei nemici.

Informazioni tanto dettagliate, perché?

Circa due settimane fa, è stata svolta infine un’esercitazione su larga scala per testare la preparazione dei comandanti in combattimento: vi hanno hanno preso parte otto comandanti di divisione, centinaia di uomini della riserva, dell’aeronautica e delle forze navali del comando di Ashdod [ricordiamo che le forze navali israeliane sono organizzate in tre settori: Haifa, Ashdod e Mar Rosso].

Negli ultimi mesi, uno sforzo particolare è stato rivolto anche alla predisposizione dello spazio, sia civile che militare, lungo il confine della Striscia di Gaza, sotto la direzione dei genieri della Divisione Gaza: proprio dove dovrebbero operare le forze israeliane in caso di una nuova offensiva israeliana.

Considerando il tradizionale riserbo dei militari israeliani, c’è a questo punto da chiedersi se informazioni tanto dettagliate lasciate filtrare alla stampa preannuncino realmente un attacco a breve termine o se facciano parte di  un’operazione di deception, per distogliere l’attenzione verso altri possibili obiettivi militari isrealiani: nelle ultime ore non sono mancate infatti notizie su ulteriori attacchi aerei dello Stato ebraico contro obiettivi iraniani molto in profondità in Siria.

Certo è che la situazione complessiva nel Vicino Oriente meriterrebbe da parte dei nostri media e dei nostri governanti una molto maggiore attenzione. Per tacere del silenzio dell’Europa sulla pericolosa escalation nell’area.

Print Friendly, PDF & Email