Gaza: un milione e mezzo di persone nella trappola della disperazione

Riportiamo qui di seguito alcuni brani del rapporto intitolato Gaza, 1.5 million people trapped in dispair che la Croce Rossa Internazionale ha pubblicato il 29 giugno 2009 sulla situazione a Gaza sotto l’occupazione israeliana."Una delle più serie conseguenze della chiusura [degli accessi alla Striscia di Gaza] è la crescita della disoccupazione che ha raggiunto il … continua a leggere

Cifre aggiornate sulla situazione della Cisgiordania occupata

L’OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs occupied Palestinian territory), agenzia delle Nazioni Unite, ha pubblicato l’aggiornamento al maggio 2009 sul movimento ed accesso delle popolazioni palestinesi nella West Bank (Cisgiordania) occupata. Lo studio , è molto interessante per le preziose informazioni che fornisce, proprio quando si sta riaprendo a livello internazionale la discussione … continua a leggere

Un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania: è un segnale agli Usa?

Proprio mentre il primo ministro israeliano Netanyahu si trovava in visita a Washington, il consiglio regionale della Valle del Giordano, l’autorità israeliana che soprintende alla gestione del territorio, ha confermato che sono stati pubblicati i bandi delle gare d’appalto per la realizzazione delle infrastrutture di un insediamento di coloni a Maskyyot, nell’Alta Valle del Giordano, … continua a leggere

Afghanistan: cambio al vertice delle forze armate

Il comandante in capo delle forze Usa e alleate in Afghanistan, gen. David McKiernan è stato sostituito, dopo appena undici mesi di comando, con una decisione resa pubblica dal Segretario alla Difesa Robert M. Gates e dal presidente del Joint Chief of Staff (Stato Maggiore Generale), amm. Mike Mullen.La scelta del nuovo comandante è significativa: … continua a leggere

Gli attacchi in Sudan e la strategia offensiva israeliana

Le notizie sugli attacchi che Israele avrebbe condotto in Sudan, nel corso del mese di gennaio e febbraio, con velivoli teleguidati, meritano una grande attenzione per più ragioni.In primo luogo dimostrano che il raggio operativo di Israele si sta pericolosamente allargando fuori dei propri confini, nei teatri dell’Africa e del Mediterraneo: dopo l’attacco contro una … continua a leggere