Ucraina tra Russia e Occidente, presentazione del libro di G. Colonna

Con piacere informiamo i nostri affezionati lettori che esce in questi giorni la nuova edizione del libro del nostro assiduo collaboratore Gaetano Colonna, Ucraina fra Russia e Occidente, Edilibri, Milano, 2022.

CLAR, editore di clarissa.it, presenta il volume, in collaborazione con la Libreria Mondadori e grazie alla disponibilità degli spazi offerti dalla Biblioteca Antonelliana del Comune di Senigallia, il giorno 17 marzo 2022 alle ore 16:30, via Ottorino Manni, 1, 60019 Senigallia AN (presso il Foro Annonario).

Non c’è bisogno su clarissa.it di evidenziare la drammatica attualità del tema Ucraina-Russia, né di sottolineare l’approccio che Colonna adotta nella sua attività di libero ricercatore di storia contemporanea, che ha prodotto gli studi La Resurrezione della Patria, Tilopa, Roma, 2004 e Medio Oriente senza pace, Edilibri, Milano, 2008, oltre alle decine di articoli presentati sul nostro sito e sul suo gcolonna.worpress.com.

Ucraina fra Russia e Occidente ripercorre la storia recente dell’Ucraina, dal primo tentativo di indipendenza alla fine della Grande Guerra, alle terribili prove del periodo sovietico e della Seconda guerra mondiale, dalla “rivoluzione arancione” fino all’attacco russo di queste ultime settimane.
Così facendo mostra come la tragedia che l’Ucraina sta oggi vivendo è connesso in profondità con tutta la recente storia europea, nei suoi collegamenti con la storia dei popoli slavi, in primo luogo la Russia.
Il dramma ucraino è quello di un Paese la cui identità è da tempo contesa fra le potenze occidentali, che difendono la propria egemonia mondiale e rinascenti potenze, la Russia e la Cina, che vogliono affermare un proprio ruolo nel mondo globalizzato.
È questo un confronto davanti al quale l’Europa sta mostrando tutta la propria debolezza, davanti ad un conflitto che mina alle fondamenta qualsiasi prospettiva di unificazione del continente. Il libro è quindi un’occasione anche per ripensare l’identità europea ed il suo futuro ruolo nel mondo, che avrebbe dovuto superare la sorpassata logica di potenza con la quale si continuano a concepire i rapporti fra i popoli.

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