Critiche ai sistemi di rating americani delle università

Bob Samuels, presidente dell’University Council americano, scrive un graffiante intervento di critica su come lo U.S. News & World Report, stilerebbe le sue graduatorie, tra le più autorevoli negli Stati Uniti, relative alle istituzioni universitarie americane.
A suo avviso "le università non sono valutate sulla base di quello che gli studenti fanno una volta che sono a scuola ma sulla base di chi frequenta la scuola e di quante persone sono escluse dalla frequenza. In tal modo le università e i college hanno un pernicioso incentivo a reclutare studenti in modo tale da poterli poi respingere e così aumentare il tasso di selettività della scuola".
"Un altro modo – aggiunge il professore – con cui le scuole competono per aggiudicarsi più studenti è di mostrare grandi centri sportivi, mense e altre attività extracurriculari. Una volta di più, in assenza di qualsivoglia metodo condiviso di valutare il grado di apprendimento degli allievi, college e università si affidano agli aspetti non educativi per attrarre e mantenere i propri studenti".
L’intervento dell’autorevole esponente del mondo accademico americano analizza poi anche i trucchi con cui lo U.S. News & World Report, a suo avviso, altererebbe le proprie graduatorie di merito delle scuole superiori americane, per esempio sul numero di allievi per aula e di corsi a tempo pieno.
Ancora una volta, quindi, le graduatorie di merito delle università sono messe in discussione da esperti: potranno così consolarsi le università italiane che in genere figurano molto in basso in queste hit parade della cultura accademica internazionale.
 
fonte: http://www.huffingtonpost.com/bob-samuels/how-the-us-news-world-rep_b_699264.html
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