Nuove privatizzazioni in Russia?

Dopo i davvero scarsi risultati degli anni Novanta, il governo russo ha lanciato questo agosto un nuovo piano di privatizzazioni che potrebbe riguardare almeno una dozzina dei maggiori complessi industriali e finanziari ancora posseduti dallo Stato, tramite le cessione di quote azionarie di minoranza.
Fra le aziende di cui si fa il nome troviamo la più grande compagnia petrolifera, Rosneft, e due giganti bancari del paese, Sberbank e VTB.
Fonti governative sostengono che lo stato potrebbe ricavare fino a oltre 30 miliardi di dollari in tre anni da queste cessioni, ma molti pensano che la cifra realizzata potrebbe anche essere molto più alta: tutto dipenderà ovviamente dal controvalore che si riuscirà a strappare sul mercato per queste quote azionarie.
Si tratta di vedere poi se queste privatizzazioni avranno modo di incidere davvero sulla fortissima concentrazione di ricchezza e del conseguente potere che derivano dal controllo di questi grandi complessi produttivi.
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