Continua la preparazione diplomatica e militare di Israele per l’attacco all’Iran

L’autorevole agenzia di analisi strategiche israeliana Debka, in un dispaccio in data odierna, riporta che
“fonti di Washington, hanno riferito nella serata di mercoledì 6 agosto che, anche se è improbabile che Israele attacchi l’Iran senza l’approvazione degli Usa, la situazione potrebbe mutare nel caso in cui la questione delle sanzioni venisse abbandonata. Le stesse fonti riferiscono che Israele sta implementando le sue capacità di attacco, avendo acquistato 90 aerei 16I dotati di carburante sufficiente a raggiungere l’Iran, mentre attende di riceverne altri 11 entro l’anno. Lo Stato ebraico ha anche acquistato dalla Germania due nuovi sottomarini classe Dolphin in grado di lanciare testate nucleari, che si aggiungono ai tre già in servizio attualmente. Secondo alcuni media internazionali, inoltre, Israele sta già operando all’interno del territorio iraniano”.
La stessa agenzia ritiene che queste notizie sono state fatte filtrare dal governo di Washington come pressione sulla Russia, in vista della richiesta di nuove sanzioni contro l’Iran.
Quello che è certo è che è in corso la preparazione politico-diplomatica di un possibile conflitto in Medio Oriente, come dimostrano le pesantissime dichiarazioni del ministro della Difesa Ehudi Barak al Corriere della Sera di oggi 7 agosto in cui l’ex primo ministro israeliano, dopo aver affermato senza mezzi termini “stiamo preparando l’esercito a combattere fino a una vittoria inequivocabile”, ribadisce la tesi cara a Benny Morris che il disastro non sarebbe l’attacco israeliano ma un Iran dotato di potere nucleare.

Print Friendly, PDF & Email