Insufficienti i risultati della politica UE di sviluppo di una economia basata sulla conoscenza

A Lisbona, nel marzo del 2000 il Consiglio dell’Unione Europea si è posto come obiettivo strategico diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”.
In questo ambito, parecchi sforzi sono stati fatti per sviluppare le politiche dell’istruzione e della formazione professionale.
Nel 2003 sono stati fissati cinque indicatori di risultato da raggiungere entro il 2010: non più del 10% di tasso di abbandono scolastico dei giovani fra i 18 e i 24 anni; aumento di almeno il 15% dei laureati in  materie scientifiche; almeno l’85% delle persone con più 22 anni deve avere un diploma di scuola media superiore; ridurre di almeno il 20%, rispetto ai dati del 2000, i ragazzi con meno di 15 anni che hanno problemi nella lettura; almeno il 12.5% delle persone tra i 25 e i 64 anni di età devono aver svolto attività di formazione.
Il rapporto presentato pochi giorni fa alla Commissione Europea dimostra che i risultati sono ancora largamente insufficienti. Si scopre per esempio che ancora 1 ragazzo su 5, con meno di 15 anni, ha problemi nella lettura; che ancora ben 4 milioni di adulti dovrebbero fare formazione professionale e che, cosa interessante, i Paesi ex comunisti raggiungono migliori risultati dei Paesi storici dell’Unione nell’evitare l’abbandono scolastico e nel tasso di diplomati delle scuole superiori.
Si pone a questo punto la domanda: cosa non sta funzionando nell’impostazione delle politiche comunitarie sull’istruzione e la formazione? Ma soprattutto: questi indicatori servono realmente a capire se stiamo progredendo nell’educazione scolastica e nella formazione professionale? Sono davvero questi i fattori che ci faranno diventare un’economia basata sulla conoscenza? E infine: questo modello è davvero il modello capace di preparare europei in grado di affrontare il futuro?
Il documento citato è scaricabile dal sito:
http://ec.europa.eu/education/policies/2010/doc/progressreport06.pdf

 

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