Crescono le perplessità sulle minacce di attacco all’Iran

Il ministro degli esteri della Russia, Sergej Lavrov, ha dichiarato oggi che un attacco militare occidentale all’Iran sarebbe un grave errore, dalle imprevedibili conseguenze, aggiungendo che non vi sono soluzioni militari ai problemi presenti oggi nel mondo.
Si tratta di una presa di posizione che risponde indirettamente alla grave affermazione del presidente israeliano Simon Peres dello scorso 5 novembre, che ha ribadito la possibilità che Israele utilizzi l’opzione militare nei confronti dell’Iran.
Si è unita a questa presa di posizione, sempre da Mosca, la dichiarazione del ministro degli esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, secondo il quale il suo paese "condanna qualsiasi minaccia di attacco militare ad un Paese indipendente". La dichiarazione è stata fatta nel corso di un incontro nella capitale russa della Shanghai Cooperation Organization (SCO), un’organizzazione internazionale a prevalenza asiatica, nella quale hanno grande influenza Russia e Cina.
Ma anche in Occidente le perplessità suscitate dalla posizione israeliana e dalle indiscrezioni sulla preparazione di operazioni militari contro la repubblica degli ayatollah sono numerose ed autorevoli: un portavoce del ministero degli esteri tedesco ha infatti dichiarato oggi che la pressione diplomatica e politica "continua ad essere la miglior via per affrontare questa minaccia alla sicurezza internazionale e della regione".
Cresce quindi il clima di attesa per il rapporto dell’AIEA sull’Iran atteso per questa settimana.
Print Friendly, PDF & Email