Medvedev e Putin. Ad ognuno il suo “orticello”

Nei giorni scorsi, durante una intervista rilasciata alla televisione cinese, il presidente russo Dimitri Medvedev, parlando dei suoi rapporti con il premier Vladimir Putin, ha dichiarato che il comune obiettivo di entrambi è "fare in modo che in 10-20 anni la Russia diventi uno dei più prosperi, forti e potenti Stati del mondo [ma] semplicemente noi due vediamo in modo diverso i metodi e i modi per raggiungere la prosperità […] questa è la democrazia. Il tempo è maturo per i cambiamenti. Chi non cambia rischia di rimanere nel passato. Questo è evidente. E anche noi dobbiamo cambiare, perché nessuna delle costruzioni esistenti può durare in eterno. Ciò che andava bene 10 anni fa non va più bene oggi".
Putin, in risposta a queste dichiarazioni, ha di fatto ammesso le diverse prospettive tra i due, ma ha rinviato la resa dei conti: "Né io né Dimitri Anatolievich [Medvedev] escludiamo che ciascuno di noi può partecipare alle elezioni [presidenziali del 2012]. Tuttavia se noi ora daremo segnali sbagliati, metà dell’amministrazione e più della metà del governo smetteranno di lavorare in attesa di cambiamenti. Invece tutti sul loro posto concreto devono, come faceva San Francesco, zappare ogni giorno il proprio orticello. La decisione sulla presentazione delle candidature alle elezioni presidenziali sarà presa tenuto conto della situazione economica, sociale e politica concreta nel paese al momento delle elezioni".
La campagna elettorale, benché sotterranea, è già cominciata.

Fonte: Avvenire
sull’argomento:
Scontro di potere tra Medvedev e Putin?
http://www.clarissa.it/esteri_int.php?id=1483

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