Minacciare il Libano come deterrenza contro Hezbollah, secondo un generale israeliano

Un alto ufficiale delle forze armate israeliane ed ex consigliere di Ariel Sharon e di Ehud Olmert, Giora Eiland, ha dichiarato che il prossimo conflitto con le forze di Hezbollah, il movimento islamico amico dell’Iran fortemente insediato nel Libano, comporterebbe distruzioni massice in tutto il Libano. "Un’altra guerra fra noi ed Hezbollah – ha detto in un’intervista alla radio israeliana, sarebbe una guerra fra Israele e lo Stato del Libano e porterebbe distruzioni su quest’ultimo paese. Nessuno, né Hezbollah, la Siria o l’Iran hanno interesse in questo: questa è la migliore maniera per creare un’effettiva deterrenza".
Il generale israeliano ha anche precisato che Hezbollah, che possiede a suo parere un arsenale stimato in 40.000 razzi, potrebbe infliggere danni pesanti allo Stato ebraico in caso di guerra, maggiori di quelli causati nel conflitto del 2006, anche se alla fine sarebbe il movimento islamico ad avere la peggio.
Molti osservatori temono che la crisi possa acuirsi in Libano dopo l’eventuale pronuncia della corte internazionale di giustizia sul caso Hariri, nel caso in cui la responsabilità nell’uccisione dell’ex primo ministro libanese venga attribuita ad Hezbollah.

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