Il 29 ed il 30 settembre a Genova l’International Labour Organization (ILO) ha tenuto l’importante Global Dialogue Forum on Vocational Education and Training, una conferenza internazionale sulle problematiche dei sistemi dell’educazione e della formazione professionale, in particolare dedicato quest’anno al ruolo ed alla condizione lavorativa di insegnanti e formatori.
Difronte alla grave crisi occupazionale mondiale, che registra oggi il 6,4 per cento di disoccupati a livello mondiale, pari a 212 milioni di persone nel 2009, con una crescita di 8,5 milioni di giovani disoccupati fra il 2008 ed il 2009, il ruolo della formazione e dell educazione tecnica e professionale è sempre più importante: si ritiene infatti che sia fondamentale fornire una sempre più qualificata formazione ai lavoratori, che favorisca il loro inserimento in contesti produttivi dove maturano nuove tecnologie, nuove forme organizzative e nuovi ambiti professionali, fra i quali in primo luogo le cosiddette "professioni verdi" (green jobs), collegate cioè alle problematiche ambientali. Per raggiungere questo obiettivo, diviene fondamentale la disponibilità nei sistemi educativi di insegnanti qualificati per affrontare nuovi contenuti e utilizzare nuove metodologie formative.
Michael Axmann, uno degli organizzatori dell’evento, spiega che, in questo contesto, insegnanti e formatori rappresentano una risorsa importante per il futuro dello sviluppo economico mondiale, come dimostrano le previsioni raccolte da ILO: "L’Arabia Saudita prevede l’assunzione di 20.000 nuovi docenti e formatori nel suo sistema educativo, gli Stati Uniti ritengono di dover avere 10.000 insegnanti in più entro il 2018, mentre oltre la metà dei 23 paesi europei per i quali si hanno dati comparabili, hanno tutti aumentato il numero dei docenti a livello di scuole secondarie negli ultimi anni".
Le politiche della formazione tecnica e professionale in grado di potenziare il livello di competenza dei lavoratori stanno quindi diventando strategiche a livello mondiale per l’economia, l’occupazione e l’integrazione sociale.
Difronte alla grave crisi occupazionale mondiale, che registra oggi il 6,4 per cento di disoccupati a livello mondiale, pari a 212 milioni di persone nel 2009, con una crescita di 8,5 milioni di giovani disoccupati fra il 2008 ed il 2009, il ruolo della formazione e dell educazione tecnica e professionale è sempre più importante: si ritiene infatti che sia fondamentale fornire una sempre più qualificata formazione ai lavoratori, che favorisca il loro inserimento in contesti produttivi dove maturano nuove tecnologie, nuove forme organizzative e nuovi ambiti professionali, fra i quali in primo luogo le cosiddette "professioni verdi" (green jobs), collegate cioè alle problematiche ambientali. Per raggiungere questo obiettivo, diviene fondamentale la disponibilità nei sistemi educativi di insegnanti qualificati per affrontare nuovi contenuti e utilizzare nuove metodologie formative.
Michael Axmann, uno degli organizzatori dell’evento, spiega che, in questo contesto, insegnanti e formatori rappresentano una risorsa importante per il futuro dello sviluppo economico mondiale, come dimostrano le previsioni raccolte da ILO: "L’Arabia Saudita prevede l’assunzione di 20.000 nuovi docenti e formatori nel suo sistema educativo, gli Stati Uniti ritengono di dover avere 10.000 insegnanti in più entro il 2018, mentre oltre la metà dei 23 paesi europei per i quali si hanno dati comparabili, hanno tutti aumentato il numero dei docenti a livello di scuole secondarie negli ultimi anni".
Le politiche della formazione tecnica e professionale in grado di potenziare il livello di competenza dei lavoratori stanno quindi diventando strategiche a livello mondiale per l’economia, l’occupazione e l’integrazione sociale.
fonte: http://www.ilo.org/public/english/dialogue/sector/techmeet/gdfvet10/index.htm
