I grandi del Sud si presentano davanti al mondo

Ancora una volta i principali paesi in via di sviluppo si stanno compattando per far valere le loro rivendicazioni al prossimo G-20, che si terrà a Pittsburgh il 24 e il 25 settembre. Tuttavia, per ottenere risultati maggiori, questa solidarietà tra paesi del Sud del mondo dovrebbe andare oltre il fronte comune strategico con cui spesso si presentano ai grandi summit, e concentrarsi sulla costruzione di rapporti più frequenti e duraturi.
Un ottimo banco di prova potrebbe essere l’IBSA, un’alleanza per la cooperazione tra India, Brasile e Sud Africa, che riunisce tre grandi democrazie di tre diversi continenti. Al contrario il BRIC, formato da Brasile, India e Cina, sembra più una coalizione economica strategica che un blocco compatto di nazioni emergenti.
"Ritengo che l’IBSA sia un’associazione di paesi costruita su una realtà molto solida," ha dichiarato Rob Davies, Ministro del Commercio e dell’Industria del Sud Africa. "Siamo le più grandi nazioni in via di sviluppo nei rispettivi continenti ed abbiamo una serie di accordi per la cooperazione che, almeno per il Sud Africa, hanno un significato molto importante." Aldilà dell’entusiasmo, Davies riconosce che il progetto è solo agli inizi: "Dobbiamo lavorare ancora molto per consolidare e migliorare l’IBSA, ed è una delle maggiori priorità qui in Sud Africa."
I tre paesi hanno bisogno di rafforzare i loro rapporti, concentrandosi su quelli economici più che su quelli politici. L’occasione buona potrebbe essere la possibile fusione tra due grandi compagnie delle telecomunicazioni, l’indiana Bharti e la sudafricana MTN, che andrebbe a creare un gigante da 23 miliardi di dollari con oltre 200 milioni di clienti. La nuova compagnia opererebbe in Africa, nel mondo arabo ed in Asia, ma già si parla di un’estensione all’America latina, dove lo stesso Brasile, terzo pilastro dell’IBSA, è un grande mercato potenziale. Esistono molti altri accordi tra altre imprese dei tre paesi, i cui scambi commerciali si stanno sviluppando sempre di più.
Il quarto summit dell’IBSA si è tenuto a Brasilia ad inizio settembre, non a caso poco prima del G-20. Nell’occasione, Ministro degli Esteri indiano S. M. Krishna ha evidenziato le opportunità comuni, ma anche le difficoltà che emergono dalla crisi finanziaria. A causa della recessione, milioni di abitanti dei paesi in via di sviluppo torneranno ad essere poveri per un’altra generazione, ma l’IBSA, ha affermato, "nella situazione attuale può cambiare le carte in gioco."
I tre paesi membri dell’IBSA hanno una popolazione complessiva di quasi un miliardo e mezzo di persone, la maggior parte delle quali vive in India, ed un prodotto interno lordo totale di 3,2 trilioni di dollari. Per combattere la crisi, i Ministri degli Esteri di India, Brasile e Sud Africa si sono posti un obiettivo: aumentare gli scambi commerciali tra i tre stati fino a 25 miliardi di dollari entro il 2015 (l’anno scorso ci si è fermati a 10).

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