La forza dell’Amore e dell’Amicizia

L’amore e l’amicizia sono probabilmente i due sentimenti più importanti nella vita di una persona.
Quale dei due è più forte? Sicuramente quello meno influenzato, oltre che dal rapporto tra due esseri umani, anche da pregiudizi, intromissioni esterne o paura del giudizio degli altri. Alcuni anni fa, in un suo libro, Alberoni definì l’amicizia come una forma di amore senza sessualità, assegnandole un ruolo decisamente importante.
Ma è chiaro che l’amore viene sempre al primo posto nella scala dei valori di una persona. Ecco perché, dopo un fidanzamento o un matrimonio, si allentano o addirittura si perdono le amicizie che fino a quel momento erano al centro della vita. Difficilmente invece un amore finisce a causa di un’amicizia. Dunque l’amore è più forte dell’amicizia?
Diciamo che la società ci assegna il ruolo di chi deve formare una famiglia, fare dei figli e continuare la specie, riservando a tutto il resto un significato secondario. Per certi versi, quindi, l’amore viene prima perché è collegato strettamente al nostro compito di specie animale che deve riprodursi. Se non lo facessimo saremmo considerati diversi dagli altri.
Essere veramente innamorati significa avere un motivo per alzarsi la mattina e vivere costantemente un sogno condiviso con un’altra persona, ma quanti vivono effettivamente un amore e quanti invece ci si abituano per tener fede ad un ruolo?
L’amore ci è stato tramandato come un qualcosa che va di là dell’aspetto fisico o delle classi sociali, una sorta di scintilla che scocca tra due persone che, avvicinate da una reciproca attrazione spirituale, si ritrovano, come le due mezze mele spezzate e perfettamente combacianti, raccontate da Platone nel Simposio.
Se fosse effettivamente così, perché normalmente le coppie sono molto affini dal punto di vista della bellezza? Difficilmente vediamo uno particolarmente attraente che si accoppia con un altro decisamente brutto.
E’ come se la ricerca della mezza mela avvenisse all’interno di una categoria alla quale si ritiene di appartenere, i belli con i belli, i brutti con i brutti e quelli così così con i loro pari.
Non secondaria è anche la paura del giudizio degli altri, siano essi familiari o amici, che spesso influenzano le scelte amorose. Presentare, infatti, un partner attraente fa guadagnare molti più punti all’interno del gruppo piuttosto che mostrarsi con persone meno belle.
Anche considerazioni di ordine economico e morale o il fatto di essere sole, a differenza degli altri membri del gruppo, fanno sì che due persone, pur non attratte l’una dall’altra, "decidano" di innamorarsi, ritenendo l’altro un potenziale buon genitore per i propri figli.
Questo presuppone però l’intervento della ragione che indirizza l’amore, ed è un primo disconoscimento di quel sentimento puro e al di sopra di tutto che lo rende molto meno poetico di quanto cantato da poeti e scrittori.
L’amicizia vera ha basi più solide perché due persone decidono di frequentarsi solo per affinità caratteriali ed intellettuali senza badare ad altri fattori meno profondi.
Si potrebbe obiettare che l’amore è da destinare ad una sola persona per volta mentre l’amicizia può essere, e di norma lo è, condivisa con persone diverse. Questo non ci sembra un indebolimento dell’amicizia, anzi, se pensiamo alla gelosia, potremmo parlare addirittura di rafforzamento.
La gelosia, infatti, quando non è patologica, è alla base dell’amore, perché nessuno vuole dividere la persona amata con altri. Nell’amicizia invece non è generalmente considerata normale perché è un sentimento divisibile tra più persone. Ma nessuno, istintivamente, vuole essere mai lasciato indietro dalla persona con cui condivide un sentimento, sia pure di amicizia e non di amore. Dunque possiamo tranquillamente affermare che anche nell’amicizia non manca la gelosia.
Contemporaneamente si accetta però di dividere l’amico con altri perché l’amicizia è un sentimento così forte da battere la gelosia ed accettarne la condivisione.
E’ interessante confrontare anche i due sentimenti di fronte al tradimento.
Se si facesse un sondaggio, probabilmente, la stragrande maggioranza delle persone preferirebbe essere tradita dal loro migliore amico piuttosto che dal proprio partner. Questo anche per evitare danni di immagine nei confronti degli altri.
Del tradimento di un amico forse pochi all’esterno se ne accorgono, ma essere traditi dal coniuge significa anche essere apostrofati con termini poco graditi, significa mettere in discussione beni materiali di comune proprietà e dover dare comunque molte spiegazioni agli altri.
Pensandoci un attimo però appare meno grave il tradimento del coniuge piuttosto che dell’amico proprio perché nel primo caso entrano in gioco quei fattori diciamo così "ormonali" che fanno scoccare la scintilla e che in molti casi sono difficilmente controllabili anche dagli animi più nobili, soprattutto se si viveva un sentimento imposto dalla società o da se stessi, quindi debole.
L’amico invece non ha motivi irrazionali per tradire. Se lo fa per interesse, paura o invidia significa che era stato sbagliato il giudizio su di lui e non avremmo mai dovuto considerarlo amico.
Un amore nasce e può finire, l’amicizia, se vera, è per sempre.

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