Chavez accusa la Cia di volerlo assassinare

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha annunciato nei giorni scorsi di aver dovuto rinunciare ad un viaggio nel Salvador per presenziare all’insediamento del nuovo primo ministro Mauricio Funes, a causa di notizie secondo le quali era stato preparato un attentato con l’intento di ucciderlo.
Chavez ha anche affermato di non avere dubbi che dietro il complotto ci siano i servizi segreti americani ed il leader anticastrista cubano Luis Posada Carriles, venezuelano, coinvolto in un attentato in cui morirono 73 persone, per il quale Caracas chiede da anni l’estradizione agli Usa.
Non è la prima volta che Chavez accusa gli Stati Uniti di volerlo uccidere, ma è la prima volta che accade sotto la presidenza di Obama, quando sembrava che tra i due si potesse instaurare un dialogo costruttivo.
Chi temeva che questo potesse frenare la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi è stato subito tranquillizzato dalle parole del presidente venezuelano che ha scagionato Obama, dando la colpa totalmente alla CIA, definita un’organizzazione che si avvale di terroristi e paramilitari.

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