Dossier MAFIA & SERVIZI SEGRETI

L’ Italia è una Repubblica fondata sul segreto. Segrete sono le strategie politiche, segrete sono le organizzazioni criminali, segreta è la verità sulle stragi, segreti sono i servizi che servono a mantenere i segreti. Segreta è la vera storia del nostro Paese. Segreto è il vero volto della realtà. Per un semplice motivo: il potere si fonda sul segreto.
Giuseppe de Lutiis riporta nel suo libro “I serivizi segreti in Italia” (Ed. Riuniti) una celebre citazione di Hans Enzenberger: “… il segreto di Stato è diventato uno strumento di dominio di prim’ordine (…) Il mana del segreto di Stato viene ripartito tra i suoi detentori e li immunizza, ognuno secondo il suo grado di iniziazione, contro la discussione. Il numero dei segreti di Stato che uno conosce diventa la misura del suo rango e dei suoi privilegi in una gerarchia sottilmente graduata. La massa dei dominati è senza segreti: non ha cioè nessun diritto di partecipare al potere, di criticarlo e di sorvegliarlo”.
Forse nessun paese del mondo cosiddetto civile-occidentale come l’Italia detiene un così alto numero di Segreti di Stato legati a vergognose stragi di cui, a distanza di decine di anni, si conoscono a malapena gli esecutori materiali. Una tragica anomalia che affonda le sue radici nella storia stessa della nostra democrazia, non quella scritta dai vincitori, ma quella ricostruita con certosina pazienza da chi ha avuto la perseveranza ad aspettare e l’audacia di indagare tra i documenti e le prove seppelliti dai segreti di stato e dai depistaggi. Che, fortunatamente, come ogni cosa, non possono durare per sempre. Giustizia e Verità, invece, sono ancora molto lontane. Forse perché non appartengono a questo mondo.
[CONTINUA]

(*) Giorgio Bongiovanni è fondatore e direttore responsabile del periodico Antimafia Duemila . Clarissa.it può pubblicare questo dossier per gentile concessione della Redazione. Per scaricare il documento integrale cliccare sull’icona sottostante.

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