Lo Zimbabwe rischia il disastro sanitario

In Zimbabwe la corruzione della classe politica potrebbe impedire di salvare milioni di persone dalla malaria. Il Fondo Globale per combattere AIDS, tubercolosi e malaria ha esortato il governo a rendere i 7,3 milioni di dollari depositati nella banca centrale e destinati alla formazione di personale sanitario locale. Questi operatori dovrebbero essere destinati alla distribuzione di medicinali necessari alla cura della malaria.
Tuttavia, questa richiesta per ora è caduta nel vuoto: un diplomatico occidentale in Zimbabwe ha dichiarato che probabilmente il governo del presidente Robert Mugabe ha utilizzato i fondi per finanziare attività politiche. Gideon Gono, governatore della banca centrale, è stato accusato di coinvolgimento.
Ora che siamo entrati nella stagione di diffusione della malaria, questo problema "potrebbe mettere a rischio milioni di vite"; sono parole pronunciate da John Linden, portavoce del Fondo Globale, che è una delle maggiori istituzioni mondiali per la lotta a questo tipo di malattie. L’organizzazione ha dato pochi giorni di tempo al governo; se i soldi non saranno restituiti, lo Zimbabwe non riceverà più aiuti.
"A questo punto non crediamo più che la banca centrale sia in grado di rilasciare il denaro quando necessario, così abbiamo chiesto che tutti i fondi siano rilasciati immediatamente", ha affermato Linden.
La situazione è resa più difficile dalla crisi politica del paese. Infatti lo scorso settembre, dopo delle elezioni discusse, il presidente Mugabe e il leader dell’opposizione Morgan Tsvangirai avevano firmato un accordo per condividere il potere, ma in seguito si è creata una situazione di stallo per divergenze sulla distribuzione dei ministeri. Il Movimento per il Cambiamento Democratico di Tsvangirai accusa gli avversari di voler mettere le mani sui ministeri più importanti, in particolare quello dell’Interno, che comanda la polizia. "Ci aspettiamo una distribuzione equa dei ministeri chiave. La gente nel paese sta soffrendo, dobbiamo cominciare ad agire per alleviare i loro problemi", ha dichiarato il portavoce dell’opposizione Nelson Chamisa.
Negli ultimi mesi la popolazione è stata afflitta da una campagna di violenze e torture messe in atto dal governo contro i sostenitori del Movimento per il Cambiamento Democratico. Molti agricoltori attaccati dalle forze di polizia hanno riportato lesioni gravi che impediscono loro di lavorare e quindi di provvedere alla propria sopravvivenza. Ed è proprio la mancanza di cibo un altro problema che sta colpendo gli abitanti del paese: nelle prossime settimane aumenterà notevolmente il numero di persone affamate. Secondo Simeon Mawanza, di Amnesty International, "ogni giorno che passa senza una soluzione politica, le condizioni di vita dei cittadini diventano più disperate. Prima di dire che la situazione del cibo in Zimbabwe è difficile, aspettiamo la fine dell’anno, quando probabilmente metà della popolazione avrà bisogno di aiuto".

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