Chavez: FMI responsabile della crisi internazionale

Durante i lavori del forum "Respuestas del sur a la crisis económica mundial" il presidente venezuelano Hugo Chavez ha attaccato pesantemente il Fondo Monetario Internazionale indicandolo come il vero responsabile della crisi economica che sta sconvolgendo il mondo e ne ha proposto la chiusura.
Secondo Chavez il FMI pretende ora di lavarsene le mani e si presenta come " il medico che cerca di salvare il malato, fingendo di dimenticare di essere stato la causa del problema".
Chavez, per combattere "l’architettura finanziaria internazionale" suggerisce la creazione di banche regionali o multinazionali che utilizzino i loro fondi per lo sviluppo delle regioni emergenti e propone, oltre al già operativo Banco del Sur, la nascita del Banco Petrolero internazional, composto dai paesi aderenti all’Opec.
Non è certo la prima volta che il presidente venezuelano si scaglia contro il FMI ma in questa occasione i toni sono più alti, forse anche a causa dell’ultimo report del Fondo che stima la crescita dell’America Latina nel 2009 del 3,2% contro il 4,6% con cui concluderà l’anno in corso.
Nello stesso documento viene riconosciuta una maggiore capacità della regione a far fronte alla crisi proveniente dall’estero ma viene anche messo in evidenza come la recessione porterà ad una diminuzione del costo delle materie prime e ad una contrazione degli investimenti stranieri.
Chavez, che fino a poco tempo fa aveva dichiarato che il suo Paese sarebbe stato immune dalla tempesta che sta sconvolgendo i mercati internazionali, ammette ora che anche il Venezuela potrebbe essere influenzato dalla crisi.
In effetti, molti analisti esprimono preoccupazione per la notevole dipendenza dell’economia venezuelana dal petrolio non solo in modo diretto ma anche in modo indiretto visto che tutta l’economia si basa sulle rendite derivanti dal petrolio.

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