Chavez: "il petrolio sia al servizio del popolo"

Sul modello di quanto sta già attuando con Cuba, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha proposto ai suoi alleati della zona caraibica, facenti parte dell’organizzazione Petrocaribe, la fornitura di petrolio a prezzi agevolati che potrà essere pagato anche dando in cambio merci.
I paesi aderenti al Petrocaribe sono: Antigua e Barbuda, Bahamas, Belize, Cuba, Dominica, Granada, Guyana, Haiti, Honduras, Giamaica, Nicaragua, Repubblica Dominicana, San Cristóbal e Nieves, Santa Lucia, San Vicente e las Granadinas, Suriname e Venezuela. L’Honduras, pur molto vicino agli Usa, è entrato a far parte del gruppo proprio in questi giorni mentre è probabile che anche il Guatemala si aggiungerà alla lista a partire dal 2008.
Chavez ha anche dichiarato che il suo paese ha previsto di investire nei prossimi dieci anni 22.000 milioni di dollari nella costruzione di dieci nuove raffinerie e nell’ampliamento di altre otto nella zona latino americana.
Le dichiarazioni sono state rese durante la conferenza del Petrocaribe svoltasi a Cuba, nel corso della quale è stata inaugurata la riapertura di una vecchia raffineria risalente ai tempi degli aiuti sovietici, completamente rinnovata grazie all’investimento di 166 milioni di dollari provenienti dal Venezuela.
Chavez ha anche inneggiato ad una nuova politica petrolifera nella zona, grazie, infatti, all’alto prezzo del greggio, il Venezuela potrà fare in modo che "..il petrolio sia al servizio del popolo e non del capitale…".
Sarà anche populismo ma è un dato di fatto che ai paesi caraibici viene concessa la possibilità di pagare il 40% delle forniture con dilazioni fino a 25 anni ad un tasso di interesse annuo dell’uno per cento.

Print Friendly, PDF & Email