Chavez e Lula: due poli per l’America Latina

L’America latina sembra essere polarizzata da due leader, ormai ex alleati, che cercano di portare dalla propria parte più nazioni possibili. Proprio in quest’ottica si può leggere il giro di visite che Lula e Chavez hanno compiuto recentemente in America.
Se da una parte il presidente brasiliano ha viaggiato in Messico ed in America centrale alla ricerca di alleati per lo sviluppo dei biocombustibili, quello venezuelano visita Argentina, Uruguay, Ecuador e Bolivia stringendo accordi di carattere energetico ed offrendo anche petrolio a quei paesi che non ne producono a sufficienza.
Da segnalare il successo di Lula in Nicaragua, paese amico del Venezuela, dove, grazie anche ai buoni rapporti con Ortega (vecchi militanti di sinistra), ha ottenuto la promessa che anche questa nazione svilupperà la coltivazione massiva di vegetali da cui estrarre etanolo, anche se viene escluso l’uso del mais per scopi non alimentari.
Proprio sul tema dei biocombustibili è nata la rottura tra Lula, forte sostenitore e maggior produttore ed alleato di Bush in questo piano di sviluppo, e Chavez, contrario, cosi come Fidel Catro e Morales, all’utilizzo di vegetali destinabili all’alimentazione umana per la produzione di biocombustibili.
Ancora da definire la questione Mercosur, composto in origine da Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile che attende ancora l’ingresso definitivo del Venezuela, causa la mancata ratifica dei governi di Brasile e Paraguay.
Proprio questo ritardo ha dato di nuovo a Chavez l’occasione per scagliarsi contro l’imperialismo americano, reo di contrastare l’ingresso del suo paese nel Mercato Comune del Sudamerica.

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