La Cina alla conquista dei porti italiani

La Cina è a caccia dei porti italiani, i più interessanti del Mediterraneo per accedere al ricco mercato europeo. La Cosco, il più grande armatore cinese controllato dal governo di Pechino ha manifestato il suo interesse per i principali scali italiani durante la presentazione del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Italia-Cina. 
Cosco ha deciso di investire massicciamente sul terminal container di Napoli dove è gia presente attraverso la società Conateco. Allo stesso tempo vuole partecipare alla gara per il sesto modulo del porto di Genova Veltri, una struttura per la movimentazione dei container di 150 mila metri quadrati.
L’interesse cinese per i porti italiani sembra essere solo all’inizio, perché oltre alla Cosco sono in pista altri due gruppi. Si tratta di China Shipping e di Hutchinson Whampoa, la società di proprietà  di Li Ka Shing, l’imprenditore di Hong Kong che in Italia controlla già la società  di telefonia mobile "3", e che pochi mesi fa ha avuto un colloquio con il presidente del Consiglio Romano Prodi per valutare la possibilità di acquistare il terminal container di Gioia Tauro, attualmente gestito dal gruppo tedesco Eurokai Erogate.
Per quanto riguarda China Shipping è noto da tempo il suo interesse per gli scali di Salerno ed Ancona.
Se l’Italia saprà cogliere quest’occasione, il nostro paese potrebbe diventare uno dei crocevia degli scambi commerciali tra l’Asia e l’Europa, ma sarà necessario agire in fretta poiché i cinesi stanno portando avanti analoghi negoziati con le autorità della Grecia per acquisire il controllo dei più importanti scali commerciali  ellenici. 

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