I guerriglieri del Fronte nazionale dell’Ogaden (Onlf) ha attaccato alcuni giorni fa nei pressi di Abole nella regione dell’Ogaden appunto (regione etiope, al confine con la Somalia abitata in prevalenza da etnia somala) un campo di esplorazione petrolifera gestito da una società appartenente al gruppo petrolifero Sinopec (cinese). Settantaquattro i morti: 65 etiopi e 9 tecnici cinesi. Sette i cinesi rapiti.
Lo Onlf accusa i soldati di Addis Abeba di costringere molte tribù nomadi della regione ad abbandonare le loro aree di pascolo tradizionale per permettere la realizzazione di trivellazioni per scopi estrattivi. Affermano di aver informato il governo etiopico ed i responsabili della società cinese di astenersi da queste operazioni.
La persistenza delle attività avrebbe spinto i guerriglieri ad intervenire. Un nuovo "Delta del Niger" si sta creando in Africa?