Un registro ONU per i danni palestinesi

La costruzione della barriera di sicurezza sui territori palestinesi ad opera di Israele continua a far discutere e a sollevare numerose critiche ed obiezioni da più parti. Di recente le Nazioni Unite, in base a quanto stabilito dalla Corte Internazionale di Giustizia, che ha sancito l’illiceità del muro, hanno deliberato la realizzazione di un vero e proprio registro contente tutti i danni causati dalla costruzione del muro nei territori palestinesi. L’obiettivo è quello di catalogare tutti i danni causati dalla costruzione del muro, spaziando dalle abitazioni al commercio fino all’agricoltura.
Se da un lato tale registro potrà servire ad avere chiaro il quadro dei danni materiali causati dalla costruzione del muro, restano da definire i vantaggi che potranno scaturire da tale documentazione aggiuntiva. Considerando infatti il numero di palestinesi direttamente o indirettamente danneggiati, si prevede di acquisire nel volgere di poco tempo una mole di documentazione assai elevata, che dovrà poi essere regolarmente catalogata ed archiviata. Il rapporto presentato dal Segretario generale propone che il Registro abbia sede a Vienna e sottolinea come non si tratti di una commissione di indennizzo o di arbitrato, quanto piuttosto un organo giurisdizionale o quasi giurisdizionale.
Va infatti ricordato che le conclusioni tratte dalla Corte Internazionale di Giustizia ritenevano Israele responsabile di danni causati dalla costruzione del muro e la obbligavano a riparare i danni causati mediante la restituzione del maltolto oppure – ove ciò non fosse possibile – all’indennizzo economico.

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