Nei giorni scorsi è stata annunciata la stipulazione di un grosso contratto tra il gigante petrolifero russo Gazprom ed il Venezuela destinato a sviluppare la produzione di gas nel paese sudamericano.
Infatti, malgrado le ingenti riserve di gas naturale presenti in Venezuela, pari a circa 4.100 miliardi di metri cubi, vengono estratti solo circa trenta miliardi l’anno destinati al consumo interno.
Per esportare il prezioso combustibile Chavez ha bisogno di un partner affidabile sotto il profilo politico e tecnologico. Per di più Gazprom ha una consolidata esperienza nella progettazione e realizzazione di oleodotti e gasdotti, prezioso know how per il presidente sudamericano che intende realizzare un oleodotto che dovrebbe attraversare l’intero continente.
Accanto al petrolio negli accordi siglati figurano anche importanti forniture di armi per 790 milioni di euro (e non di dollari) che consistono in 30 aerei da combattimento Su-30, 30 elicotteri e 100.000 Kalashnikov Ak 130.
Petrolio, euro, armi: il potente vicino americano forse non gradirà.
