La NSA punta al controllo globale delle informazioni

La rivista scientifica New Scientist ha recentemente pubblicato uno studio basato su rapporti di funzionari del Dipartimento di Stato americano e della NSA (National Security Agency) che mirano a mettere sotto controllo la rete web per ricavarne informazioni sugli utenti.
L’idea delle Agenzie di sicurezza americane è di incrociare i database delle telecomunicazioni con quelli commerciali e finanziari, arricchiti con i dati provenienti dai cosiddetti social networks: non solo i blog ma anche le semplici chat on-line possono essere miniere inesauribili di informazioni personali, spesso anche intime e riservate, per delineare in modo penetrante profili di cittadini.
Se, fino ad ora, i diversi formati e tecnologie avevano reso questi rilevamenti molto complessi, l’avvento del cosiddetto web semantico, che tende ad uniformare le comunicazioni on-line tra le persone, ne facilita la possibilità di successo.
Questo nuovo studio ricorda il Total Information Awareness, un progetto concepito in passato dall’ammiraglio John Poindexter, uomo di punta delle più delicate attività dei servizi segreti statunitensi, per mettere sotto sorveglianza globale i cittadini americani. Se quel progetto non fu mai legalizzato dal Congresso perché ritenuto troppo invasivo, è lecito chiedersi, dopo l’11 settembre, quale sarà il destino di queste nuove attività volte ad intercettare il web.

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