Guatemala: nasce il partito degli indios

Nel corso di una recente intervista al settimanale tedesco Focus,  il premio Nobel per la pace 1992, Rigoberta Menchú, ha espresso la volontà di diventare Presidente del Guatemala, dichiarando comunque di non considerare ancora maturi i tempi per presentarsi alle prossime elezioni del 2007.
Proprio nella settimana in cui inizia il primo processo per genocidio compiuto in Guatemala, la Menchú ha dichiarato di voler costituire il partito degli indios, unico modo, a suo vedere, per migliorare la vita degli indigeni vessati da anni di umiliazioni ed angherie molto ben descritte nella sua autobiografia uscita alcuni anni fa.
Gli indigeni rappresentano ben il 60% della popolazione guatemalteca ma, probabilmente anche a causa dell’ignoranza nella quale sono sempre stati relegati (nella maggioranza dei casi non parlano neanche lo spagnolo, ma solo dialetti locali), non sono mai riusciti ad esprimere personalità di spicco che abbiano saputo ridare la giusta dignità ad un popolo discendente diretto della civiltà maya.
Ecco perché un personaggio come Rigoberta Menchú, che ha saputo uscire dal ghetto denunciando alla comunità internazionale i misfatti subiti dalla sua gente, senta come un dovere farsi carico di promuovere il coinvolgimento diretto degli indios nella vita politica del suo Paese.

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