Cina all’arrembaggio

Pechino ha abbondanti riserve valutarie ed una grande fame di energia.
Nel 2005 tra i suoi fornitori figurano paesi quali Congo, Angola, ecc., tristemente conosciuti per le sistematiche violazioni dei diritti dell’uomo.
Nel primo di questi paesi la Cina ha investito durante gli anni novanta circa 8 miliardi di dollari.
Altri 2,5 miliardi di dollari sono stati investiti in Angola. Altro importante fornitore di petrolio è l’Iran che vede nella Russia e nella Cina due partners politici strategici sia per la loro posizione geografica, sia per l’importante ruolo che possono svolgere in seno all’ONU.
Il pragmatismo politico cinese esula da problemi "politicamente corretti", dai principi umanitari, dalle questioni interne ai paesi con i quali si correla.
Questa sarà la futura politica di un gigante destinato a divenire una (o la) superpotenza globale?

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