Prove di integrazione finanziaria europea

Il consolidamento dei sistemi finanziari sta procedendo velocemente.
Prova ne è che il Nyse (New York Stock Exchange) per dirla in breve la Borsa Americana, ha annunciato l’intenzione di acquistare Euronext, società europea che al momento raggruppa i mercati azionari di quattro paesi dell’Unione: Amsterdam, Bruxelles, Lisbona e Parigi.
L’intero establishment europeo si interroga sulla strada da intraprendere.
Accettare l’offerta  americana ed essere integrati nel più grande mercato finanziario al Mondo, o cercare una soluzione europea con l’integrazione di nuovi soggetti: Deutche Borse (anch’essa interessata ad Euronext) ed altri eventuali.
Finalmente dopo i primi giorni di assonnato silenzio anche la politica si è svegliata.
Il Presidente francese Jacques Chiarac il 6 giugno scorso  ha appoggiato l’ipotesi di un legame tra Euronext e Deutche Borse. Il giorno successivo anche il neo ministro italiano all’economia  Padoa Schioppa ha esordito  che “..il risultato ideale  delle attuali correnti incrociate che spingono  al consolidamento delle Borse Internazionali è la nascita di una rete che raggruppi Euronext, Deutche Borse e Borsa Italiana sotto un tetto comune ma mantenendo distinte  le identità”.
A ruota è seguita la dichiarazione di Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, che ha espresso un orientamento nettamente favorevole ad una soluzione europea
D’altronde sembrerebbe logico che una moneta comune abbia bisogna anche di un mercato finanziario comune e integrato.

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