Risorge l’influenza spagnola

Il dottor Jeffrey Taubenberger dell’Istituto di Patologia delle Forze Armate Usa ha annunciato, dopo anni di studio, di essere riuscito a ricostruire l’intero patrimonio genetico del virus dell’influenza cosiddetta spagnola  e di averlo “riportato in vita”. Il virus, inoculato su topi di laboratorio, ha dimostrato di agire allo stesso modo del progenitore, avendo dunque una fortissima e letale capacità infettiva.
L’epidemia di influenza spagnola provocò nel 1918 tra i 40 e i 50 milioni di morti, circa l’1% della popolazione globale, dunque con ancora più vittime del conflitto mondiale che si era appena concluso.
Si teme che il virus, ora di proprietà delle Forze Armate statunitensi, possa essere utilizzato, oltre che per motivi di studio e ricerca, anche come base per una nuova arma biologica.

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