Colombia: verso la riconferma di Uribe

Nonostante la voglia di cambiamento che si respira in molti paesi dell’America Latina, in Colombia gli ultimi sondaggi danno per quasi certa la riconferma del presidente Uribe, che sarebbe eletto al primo turno, previsto per il prossimo 28 Maggio, senza arrivare al ballottaggio.
Il Presidente uscente, pur coinvolto in numerosi scandali, è accreditato del 56% delle preferenze contro il 15% del candidato liberale Serpa e del 13% del rappresentante di sinistra, Carlos Gaviria.
L’ultimo scandalo ha riguardato i casi di corruzione emersi all’interno del Departamento Administrativo de Seguridad (DAS). Questo organismo, dipendente direttamente dal governo, dallo scorso ottobre è stato tirato in ballo da diverse inchieste giornalistiche per attività svolte a favore dell’attuale esecutivo. L’accusa principale che gli viene rivolta è quello di essere un organismo paramilitare al servizio del Presidente.
Nel dettaglio, le attività illecite in cui sarebbe stato coinvolto vanno dall’aver favorito l’elezione di Uribe nelle scorse elezioni, di aver protetto i narcotrafficanti, fino a quelle di aver organizzato l’uccisione di leader sociali, sindacali ed intellettuali. Misterioso anche il recente omicidio della sorella dell’ex segretario generale degli stati americani e candidato della sinistra, Gaviria.
Siamo quindi di fronte ad un nuovo caso di finta democrazia in America Latina. Ma la Colombia ha aderito all’ALCA, l’accordo commerciale con gli Usa osteggiato dai “paesi ribelli” come Venezuela, Bolivia e Cuba, quindi viene classificato da Washington come “paese buono”. I diritti dei colombiani vengono sempre dopo.

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