Nazionalizzazione in Bolivia

Primo maggio 2006: Evo Morales, presidente della Bolivia, ha annunciato la nazionalizzazione degli idrocarburi. La Repsol spagnola e la brasiliana Petrobas, le aziende petrolifere più impegnate nello sfruttamento dei giacimenti boliviani, mugugnano.

L’applicazione della nuova legge  trasferirà la proprietà dei giacimenti  alla società pubblica boliviana Ypfb; le attuali compagnie petrolifere opereranno in qualità di concessionarie. Ciò che cambia, al fondo di tutto, sarà l’ammontare delle royalties che le società concessionarie dovranno pagare. Dal 18% attuale a livelli nettamente superiori: fino all’82% in alcuni casi particolari.

La comunità finanziaria non sembra particolarmente spaventata. "Io credo che con Morales gli stranieri, anche se avranno a disposizione rendimenti inferiori rispetto al passato, potranno contare su una maggiore stabilità politica. Non tutto è negativo". Questa è l’affermazione di Luis Carlos Kinn, esperto del settore.

La corsa alle privatizzazioni e del liberismo rampante ha subito una piccola battuta d’arresto. Ben poca cosa se riferita al panorama mondiale. Certe volte sappiamo, però, che sono i piccoli insignificanti eventi ad innescare cambiamenti rivoluzionari.

Fonte: Il sole 24 ore del 3/5/2006

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