Nel suo messaggio per le ricorrenze religiose pasquali, il patriarca cristiano di Gerusalemme, Michel Sabbah, ha lanciato un forte appello a Ebrei e Palestinesi: "Voi che uccidete, smettete di uccidere: Voi che odiate, smettete di odiare. Voi che occupate la terra, restituitela ai proprietari […]".
Attualmente ci sono circa 50 mila cristiani nei territori palestinesi, l’1,5% della popolazione, e 100 mila in Israele, pari al 2%. Come tutti i palestinesi, anche i cristiani residenti nei Territori hanno sofferto l’occupazione di Gaza e della Cisgiordania; molti di loro sono attivi militanti nelle diverse fazioni palestinesi ed esprimono un forte sentimento nazionalista. Dopo la vittoria elettorale di Hamas, i cristiani palestinesi vivono però un momento di grande incertezza sul proprio futuro come comunità religiosa.
Non minore incertezza vivono i cristiani d’Israele perché, a 13 anni di distanza dalla normalizzazione dei rapporti diplomatici tra stato del Vaticano e stato ebraico, non hanno trovato ancora soluzione i negoziati per il riconoscimento dello status legale e fiscale della Chiesa Cattolica e dei suoi possedimenti in Israele.
