Il terrorismo internazionale non esiste

Durante la conferenza internazionale Axis for Peace di Bruxelles del 2005, l’ex generale russo Leonid Ivashov è intervenuto per illustrare la sua visione degli accadimenti dell’11 settembre e delle conseguenze che ne sono derivate. L’importanza dell’analisi svolta da Ivashov deriva da un curriculum tale da farne uno dei massimi esperti internazionali di questioni militari e di intelligence. Infatti, già Ministro della Difesa dell’Unione Sovietica e della CSI (Comunità Stati Indipendenti), ricopriva la carica di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito della Federazione Russa nel 2001.

 

In sintesi, tre sono stati i passaggi fondamentali dell’intervento di Ivashov:

 

Primo: “I mandanti di quegli attentati sono i circoli politici e gli ambienti d’affari che avevano interesse a destabilizzare l’ordine mondiale e che avevano i mezzi per finanziare quell’operazione […] Le ragioni di quegli attentati devono essere ricercate nella collusione degli interessi del grande capitale a livello transnazionale e globale, in particolare nei circoli non soddisfatti dai ritmi del processo di globalizzazione o dalla direzione presa da esso”.

 

Secondo: “Solo i servizi segreti ed i loro capi attuali o in congedo – ma che hanno conservato dell’influenza all’interno delle strutture dello stato – sono in grado di pianificare, organizzare e gestire un’operazione di tale ampiezza. In generale, sono i servizi segreti che creano, finanziano e controllano le organizzazioni estremiste. Senza il loro sostegno, tali strutture non possono esistere – e ancor meno effettuare azioni di una tale ampiezza all’interno di paesi particolarmente ben protetti”.

 

Terzo: “Osama bin Laden e al Qaeda non possono essere stati né gli organizzatori né gli esecutori degli attentati dell’11 settembre. Essi non possiedono né l’organizzazione richiesta a questo scopo, né le risorse intellettuali, né i quadri necessari. Di conseguenza, si è dovuto formare una squadra di professionisti, mentre i kamikaze arabi hanno svolto il ruolo di comparse per mascherare l’operazione. L’operazione dell’11 settembre ha mutato il corso degli avvenimenti nel mondo, imprimendogli il ritmo e la direzione decisa dagli oligarchi internazionali e dalla mafia transnazionale, vale a dire da coloro che aspirano al controllo sia delle risorse naturali del pianeta, sia delle reti globali dell’informazione, sia, infine, dei flussi finanziari. Quell’operazione ha pure fatto il gioco dell’élite politica ed economica degli Stati Uniti che aspira anch’essa alla dominazione globale”.

 

In conclusione, per Leonid Ivashov il terrorismo internazionale non esiste. O meglio, esiste, ma non è quello che comunemente si crede.

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