Planet Friendly Schools: educazione alla sostenibilità in Europa

La sostenibilità è diventata una moda, a volte addirittura stucchevole: aziende che fino a un anno fa non si curavano minimamente dell’impatto delle loro attività sull’ambiente, per non parlare della valenza sociale delle loro attività, si sbracciano ora a dichiararsi green. Possiamo capirli, visto che ora persino gli istituti di credito dovranno occuparsi dell’impronta ambientale dei loro clienti, con quali effetti è ancora difficile dire.

Il rischio, in questa corsa a chi è più sostenibile, è che ci si limiti al cosiddetto greenwashing, senza mai affrontare l’aspetto fondamentale del problema, che sta nel modo di pensare degli esseri umani: finché domina la logica dell’egoismo economico, difficilmente potremo occuparsi seriamente delle conseguenze globali dei nostri comportamenti quotidiani. Solo un cambiamento di mentalità può fare la differenza.

Per questo siamo lieti del fatto che il progetto Erasmus Plus Planet Friendly Schools, di cui CLAR è il partner unico italiano, stia proseguendo con successo il suo percorso, che nemmeno la pandemia è riuscito a bloccare. Il primo anno, in coincidenza appunto con la pandemia, è stato principalmente dedicato alla costruzione ed alla strutturazione della della piattaforma multilingue , che raccoglie e presenta 81 tra le migliori pratiche di educazione alla sostenibilità realizzate da e per le scuole europee: oggi essa infatti già attiva e presenta, nelle nove lingue del partenariato, questa attenta selezione di esperienze che insegnanti, scuole e organizzazioni interessate alle tematiche ambientali possono oggi consultare, riprendere e sviluppare liberamente secondo le proprie esigenze.

Planet Friendly Schools è stata anche un’occasione di scambio e di confronto fra i partner, istituzioni diverse, accomunate dall’interesse e dall’impegno nei confronti del futuro del nostro pianeta, nella convinzione che solo informazione e formazione, educativa e scolastica, possano porre basi efficaci e durature per la soluzione dei problemi che oggi assillano le classi dirigenti mondiali per una sopravvivenza a misura d’uomo del nostro pianeta.

I partner hanno così incontrato il “wild campus” che la Royal Agriculture University, una delle più antiche università agrarie del mondo, ha realizzato a Cirencester, nel cuore verde della Gran Bretagna. A Lubiana, invece, è stato possibile visitare il Vrhnika Kindergarten, una bellissima struttura presso Lubiana, e seguire gli insegnanti nelle attività educative realizzate en plein air nel magnifico bosco vicino al paese, assistendo ad una mattinata di pedagogia nella natura, proseguita poi nella coltivazione del magnifico orto realizzato nello stesso asilo. In Polonia, a Cracovia, è stato presentato ai partner un altro progetto di “orto in classe”, indirizzato alle scuole primarie, ideato dallo Urban Greenery di Cracovia. Il progetto Wild Food è stato invece illustrato a Copenhagen dal partner Roskilde University, così come ad Amburgo è stato possibile andare a vedere da vicino un altro progetto di orto scolastico realizzato in una scuola elementare della città. I prossimi incontri, a Plovdiv e a Senigallia, dove il progetto si concluderà, saranno certamente altrettanto stimolanti.

La panoramica che i partner hanno ricavato da questi incontri e durante il loro lavoro di raccolta, analisi e selezione dei progetti ritenuti migliori pratiche, anche in termini di applicabilità e ripetibilità in altri contesti, è quindi davvero incoraggiante.

Esso mostra come il nostro vecchio continente è ancora capace di trasformare antiche tradizioni adattandole ai contesti attuali, attraverso scelte didattiche innovative, impegno di educatori e famiglie, interessamento degli enti pubblici e delle istituzioni.

Questa via alla sostenibilità dal basso, dai più giovani, non solo dalle grandi città ma anche dalle località più legate alle tradizioni rurali – è sicuramente la via maestra per salvare la nostra Terra.

I partner del progetto sono:
THE SOIL ASSOCIATION LIMITED, United Kingdom – capofila

Kaiblinger & Zehetgruber OG, Austria
ROSKILDE UNIVERSITET, Denmark
Skutecne zdrava skola, z.s., Czech Republic
Equalita, Institut für Qualifizierung und Vernetzung in Europa e.V., Germany
FUNDACJA IMIENIA STANISLAWA KARLOWSKIEGO, Poland
Celostno izobrazevanje o prehrani Tanja Bordon s.p., Slovenia
VU PO AGROBIZNES I RAZVITIE NA REGIONITE – PLOVDIV, Bulgaria
Centro Libero Analisi e Ricerca (CLAR ETS), Italy
Ökomarkt e.V., Germany

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