Il mio supereroe preferito, Devil di Bendis

Questa è la storia di come Devil è diventato il mio supereroe preferito. Anzi è la storia con cui lo è diventato, grazie al genio di Brian Michael Bendis e al talento di Alex Maleev.

 

Tutto inizia nel novembre 1998 quando negli Stati Uniti inizia il nuovo arco narrativo di Daredevil nelle mani di Kevin Smith e Joe Quesada. La loro storia diverrà celebre e sarà la nuova pietra miliare del Diavolo Rosso, posta in fondo al suo cuore segnato. Stiamo parlando di Diavolo Custode, sulle pagine del quale perde la vita un personaggio molto amato dal nostro eroe, una donna che abbiamo conosciuto e che ci ha appassionato nella penna di Frank Miller con Rinascita e di Jeph Loeb in Devil: Giallo, l’adorata Karen Page.
Ma dopo questo nuovo audace incipit non c’è un momento di pace per Matt Murdock alias Devil, perchè David Mack scrive Parti di un buco la saga in cui viene introdotta Echo (Maya Lopez). Cresciuta da Wilson Fisk (Kingpin) viene spinta ad uccidere Devil, ma ella si riesce a liberare dal giogo delle menzogne e come atto conclusivo acceca Kingpin.
A questo punto cito la storia breve Svegliati scritta da Bendis e illustrata pittoricamente dallo stesso Mack, indicata dall’autore come "una delle storie che restano tra le sue preferite", anche se, sinceramente, non so per quali ragioni. Si inserisce come ultimissima una storia breve di Bob Gale Playing to the Camera e finalmente può iniziare il grandioso ed epico ciclo di Bendis.

L’epopea, solo così è definibile, di divide in dieci parti riassunte qui di seguito.
La Cupola: Sammy Silke è un giovane rampollo della criminalità, venuto da Cicago a New York. Si inserisce nel sottobosco criminale di Kingpin. È sveglio e ambizioso e quando verrà a sapere che Wilson Fisk conosce l’identità di Devil saprà sfruttare a piene mani quest’occasione. Si mette in moto un meccanismo fatale; tutti hanno azzardato una posta molto alta e prima della fine, prima che la ruota si fermi, tutti avranno qualcosa da perdere. Si solleva un complotto per uccidere Wilson Fisk, che ha mostrato rari segni di debolezza. Il successo di Sammy Silke ha vita breve quando la moglie di Kingpin, Vanessa Fisk farà ritorno per vendicare il pessimo e pur amato marito. Sammy si rifugia nel solo luogo sicuro, il solo abbraccio aperto: l’FBI. Ma per la sua custodia dovrà vendere almeno una preziosissima informazione.
Scoperto: Matt Murdock è Devil, lo scrivono i giornali. La vita dell’eroe sta per essere turbata, la sua identità è minacciata come non mai. Fuori dalla sua porta in molti vogliono una parte dei suoi segreti o una parte di lui. I suoi nemici per primi, come Mr. Hyde. Ma è la stampa il vero nemico. Chi invece gli è caro si stringerà a lui, ma la vita è diventata comunque soffocante. La scaltrezza di Matt, la sua forza, la sua abilità come avvocato, sapranno mettere a tacere per la prima volta la verità?
Il processo del secolo: In questo momento delicato Luke Kage, alias Powerman, e Danny Rand, alias Iron Fist, convincono il loro amico Matt Murdock a difendere un altro supereroe, Hector Ayala, ala Tigre Bianca, finito in prigione per un equivoco. Ma la storia potrebbe finire peggio che in prigione.
Spregevole: Mentre Devil sarà impegnato a combattere il traffico di una nuova droga mutante messa in strada dal Gufo, le cose si agitano intorno a lui. Salva una ragazza cieca, Milla Donovan, la quale, con tutto quello che scrivono i giornali, non potrà trattenersi da conoscere anche l’avvocato che dicono sia il vigilante mascherato. Il direttore del giornale che aveva rivelato la sua identità , a cui lo studio Nelson e Murdock aveva fatto causa, viene trovato morto. Niente può risparmiare a Matt delle visite, anche quella dell’FBI. Ma anche Sammy Silke riceve una visita in prigione.
Hardcore: Un’ombra imponente si sta muovendo astutamente verso New York. I più psicopatici criminali cacciano Matt Murdock che dovrà fare molta fatica a salvare se stesso e chi gli è vicino. Sopratutto ora che Milla Donovan e l’FBI sono ospiti abituali di casa. Sopratutto se il suo indirizzo capita nelle taglienti mani di Bullseye. Ciò significa una sola cosa: Kingpin è tornato.
Il re di Hell’s Kitchen: Dov’è finito Devil? È passato un anno dallo scontro con il suo più grande nemico. Ora Devil è il Re di Hell’s Kitchen. La Yakuza, però, ha qualcosa in contrario e poi Devil scompare. Milla, che si scopre essersi sopsata con Devil, chiede aiuto al giornalista e amico del marito, Ben Urich, il quale cerca con apprensione il supereroe da cui si era allontanato durante il polverone mediatico. Cos’è successo a Devil? Quello che ha dovuto sopportare è stato forse troppo?
La vedova: Un’operazione dei Vendicatori non è finita come previsto. Ma cosa ha a che fare una questione di terrorismo internazionale con Devil? Sarà la tremendamente affascinante Natasha Romanov a farglielo capire e benché Matt abbia già i suoi problemi potrebbe non essere così terribile condividere con la sexy spia qualcosa in più. Per l’appunto Milla gli ha appena chiesto il divorzio.
L’età dell’oro: Alexander Bont. Non lo conosco. E anche chi lo conosce farebbe fatica a ricordarsi di lui. Alexandre Bont è un criminale ecco chi è. Dagli anni ’40 fino all’odierno ritorno a New York, la sua non è stata che una vita da criminale e anche se vecchio, farà quello che gli riesce meglio: ricattare e uccidere. Il vecchio Bont non è ancora tanto vecchio da lasciare impunito quel gran bastardo che l’ha mandato in galera, Devil.
Decalogo: Il reverendo Bob ha riunito un gruppo di supporto nella parrocchia di Hell’s Kitchen per parlare di Devil, il supereroe che ha influenzato la vita di molti del quartiere. Tra le storie dei vari personaggi emerge lentamente che proprio in quella stanza sta per concludersi l’ultimo atto di una fuga. Qualcosa di inquietante è stato inseguito proprio dal discusso supereroe fino a lì.
Le carte di Murdock: l’FBI ha Kingpin, ma il signore del crimine organizzato di New York ha in mente un piano. Offre le prove dell’identità di Matt Murdock come Devil in cambio della propria libertà. Tutto sta dentro una scatola. A conoscenza di questo segreto ci sono solo altre due persone oltre a Wilson Fisk, ovvero Elektra e Bullseye. Si prepara una corsa forsennata. Alla fine della quale persino il migliore dovrà riconoscere che il piano di Fisk è più raffinato di quello che sembra. Beh tutti hanno un piano, tranne lo sventurato Devil.

Questa è la saga di Bendis che si svolge dal dicembre 2001 al marzo 2006, oltre quattro anni di inestimabile conduzione. Brian Michael Bendis è un gigante, un rotocalco gigante. Ha scritto una marea di testate, alcune le ha condotte interamente, come Ultimate Spiderman. È stato uno dei capisaldi della Marvel per circa un decennio, quasi un autore in esclusiva che ha praticamente scritto tutto, i Vendicatori, Secret War, House of M, Secret Invasion, Dark Reign, Assedio, tutti i maggiori eventi di questi anni.
Personalmente un autore che scriva così tante cose, inevitabilmente perde di freschezza, specialmente sui grandi cross-over che coinvolgono un intero universo. Bendis è un professionista, ogni volta lavora sempre bene. Altre volte eccelle. Nel caso di Devil realizza un capolavoro che resterà tale per sempre. Questa sua opera è stata capace di ridare vigore e forza e spessore al personaggio, lo ha reinventato, anzi, ne ha fortificato la mitologia e caratterizzato una nuova vita.
Era dai tempi in cui le redini di Daredevil furono prese da Frank Miller che non accadeva qualcosa del genere. E Bendis ha osato di più, perchè anche lui, come il suo personaggio, è senza paura.

Avendo avuto la fortuna e la pazienza di seguire e recuperare l’essenziale delle storie precedenti sopra indicate, ho potuto godere a pieno della storia di Bendis, una storia che si legge perfettamente da sola, ma che si inserisce nella tradizione come un diamante incastonato su un anello.
Non è la solita saga del supereroe alle prese con i soliti problemi. Quello che fa di Bendis un grande autore è che non ha scritto Devil come se stesse continuando a scrivere Ultimate Spiderman prendendo il solito eroe singolo e scaraventandogli addosso problemi, nemici e responsabilità.
Egli ha costruito pagina dopo pagina tutta la rete criminale e i poteri che circolano intorno al quartiere e oltre i suoi confini, rendendo pienamente il ruolo e l’indole di ogni elemento. Ma non si è limitato ad edificare questo castello di personaggi pronto a cadere e ristrutturare al momento necessario, ma si è anche fortemente dedicato a perfezionare ed approfondire il ruolo di amici, amanti, colleghi e nemici dell’eroe. E si stava sgranchendo, prima di gettarsi con euforica penna nel tracciare i movimenti e gli scatti dell’animo dell’eroe, che, nessuno riesce a dimenticarlo, è un uomo.

Bendis scrive un romanzo urbano, una biografia noir, qualcosa decisamente aldilà di ogni autore medio. Il taglio che gli dà è vicinissimo a quello di un regista di classe. Le vignette sono vere e proprie inquadrature di un film. I ritmi sono quelli di una scena cinematografica.
L’apprezzamento che desta non è, però, qualcosa dovuto al genere di storia trattata, a certi più gradito che ad altri, ma perchè ci si trova di fronte ad un opera matura e totale che trascina Devil all’apice non solo del suo indice di gradimento da parte dei lettori, ma anche agli estremi del suo carattere, dal pensieroso avvocato, dal compagno protettivo, al durissimo vigilante. Tornano in grande stile sia le grandi nemesi sia i villains minori, Bendis inventa anche nuovi personaggi con una capacità tale che ben presto divengono parte di una saga che è un classico per la sua monumentale solidità. Un potente e maestoso incipit moderno. Tutto si raccoglie intorno a lui come un aurea colossale che riveste un uomo che è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti non i sogni, ma le dure realtà.
Tuttavia non si riesce a dire qualcosa di definitivo e omnicomprensivo riguardo a questo lavoro.
Quello che resta, dopo tutte le pagine già dalla prima pagina, è la forte sensazione di conoscere una persona reale e non più di assistere alle avventure di un personaggio. Ed improvvisamente, una delle cose che più emozionano nella lettura, è cogliere uno sguardo del protagonista, la battuta di un amico, il gesto di una donna innamorata, la provocazione di una vecchia mante, il desiderio di rivalsa di un nemico, la soddisfazione di vendicarsi. Bendis riesce ad essere sensazionale, letteralmente.
Scompare la dualità tra l’uomo e la maschera che indossa, perchè Devil è Devil anche da semplice cieco; la sua sicurezza, la sua determinazione, a volte l’arroganza e l’aggressività sono aspetti del Diavolo rosso perchè di Matt Murdock, che è sempre se stesso, qualunque cosa succeda.
E a me, che l’ho riletto per intero prima di dedicarmi a questa recensione, perché voglio bene ai mieli lettori e perché lo merita, non mi è capitato, come scrisse uno, di "sognare tanto forte che mi uscì sangue dal naso", ma di leggere tanto forte da vivere eroicamente.

Riguardo ad Alex Maleev bisgona rendere omaggio al suo talento. Un tocco oscuro e fotografico che rafforza ancora di più la sensazione di vedere una scena ripresa dal vivo.
Soltanto se uno dovesse scrivere una recensione farebbe notare che ogni tanto ricicla la stessa vignetta oppure che rielabora al computer delle foto della città per i fondali, ma, che cavolo, mi si percuota fisicamente se farò pesare queste minuzie di fronte a tanto talento.
I volti sono finalmente tutti diversi, curatissimi, ogni personaggio ha la mimica e la fisionomia di una persona unica e vera. Diciamo pure addio ai disegnatori con i loro stereotipi mentali che fanno gli uomini uguali a tutti gli uomini e le donne uguali a tutte le donne.
E poi, parlando in dettaglio, Maleev accenna con tocco sofisticato a mostrare certe sfumature espressive genialmente volute da Bendis; nel capitolo L’età d’oro poi disegna con tre stili diversi in sintonia con le strisce fumettistiche di quegli anni, ma mantenendo la sua mano. Prezioso.

Ebbene se quel non avere le ali, mettere le posate a tavola tre le dita per vedere che effetto può fare avere degli artigli in adamantio, arrossire senza neanche una sfumatura di verde quando ci arrabbiamo, non riuscire a leggere la mente della nostra ragazza almeno quando dobbiamo farle un regalo, se tutto questo altro non faceva che acuire la distanza tra il nostro mondo e quello dei supereroi, ferendo la nostra voglia di scivolare tra le stelle con pelle d’argento, questa storia di Bendis ci porta l’esperienza di una vita supereroica e umana come la nostra.
Leggetela. È la cosa migliore che potete fare. Certo, ogni buona azione non resta mai impunita e potreste giungere alla fine dicendo: Adesso come potranno scrivere ancora qualcosa di valido su Devil dopo una saga così eccezionale?
Niente paura, dopo inizia il ciclo di Ed Brubaker e Michael Lark, perché qualcuno da lassù evidentemente protegge le buone serie dei fumetti.

In conclusione è una storia di spessore. Come se potessi dubitarne visto che con le sue milleduecento e più pagine occupa metà di uno dei ripiani della mia libreria. E uno spazio molto più ampio nel mio palpitante cuore per i supereroi.

DEVIL BRIAN MICHAEL BENDIS COLLECTION 1 – La cupola & Scoperto
storia di Brian Michael Bendis, disegni di Alex Maleev
Panini Comics, 2009, € 18,00
DEVIL BRIAN MICHAEL BENDIS COLLECTION 2 – Il processo del secolo & Spregevole
storia di Brian Michael Bendis, disegni di Manuel Gutierrez e Alex Maleev
Panini Comics, 2010, € 17,00
DEVIL BRIAN MICHAEL BENDIS COLLECTION 3 – Hardocore & Il re di Hell’s Kitchen
storia di Brian Michael Bendis, disegni di Alex Maleev
Panini Comics, 2010, € 20,00
DEVIL BRIAN MICHAEL BENDIS COLLECTION 4 – La vedova & L’eta dell’oro
storia di Brian Michael Bendis, disegni di Alex Maleev e Vari
Panini Comics, 2011, € 20,00
DEVIL BRIAN MICHAEL BENDIS COLLECTION 5 – Decalogo & Le carte di Murdock
storia di Brian Michael Bendis, disegni di Alex Maleev
Panini Comics, 2011, € 20,00

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