Pubblicato il rapporto 2010 su diffusione e consumo di droghe in Europa

L’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (Emcdda), con sede a Lisbona, istituzione europea che monitora la diffusione delle droghe e delle tossicodipendenze a livello europeo e mondiale, ha recentemente pubblicato il suo rapporto 2010, un documento estremamente importante per l’ampiezza dei dati elaborati che forniscono un quadro dettagliato di una delle più gravi piaghe della società contemporanea.
Nel complesso i dati del rapporto indicano livelli di consumo di droghe stabili o in calo. "All’interno di questo quadro generale a lungo termine, tuttavia, – afferma il rapporto, si possono individuare modelli differenti. Particolarmente degni di nota sono alcuni paesi dell’Europa orientale, nei quali i livelli di consumo risultano ancora in aumento e, in certi casi, eguagliano o superano i livelli di prevalenza riscontrati nell’Europa occidentale".
Il 22,5% degli europei adulti, pari a 75,5 milioni di persone, risulterebbero consumatori una tantum di cannabis o di resina di cannabis, mentre 23 milioni la utilizzerebbero abitualmente nell’ultimo anno; 14 milioni i consumatori una tantum di cocaina, con ben 4 milioni che ne farebbero uso abituale nell’ultimo anno; 11 milioni gli utilizzatori una tantum di ecstasy e 12 quelli di anfetamine, con consumi abituali nell’ultimo anno rispettivamente di 2,5 e 2 milioni di europei. I consumatori definiti "problematici" di oppioidi in Europa sono stimati intorno a 1,35 milioni: di essi circa 670.000 richiedono una terapia sostituiva. Questi consumatori di sostanze stupefacenti rappresentano anche i tre quarti circa dei decessi per droga, che, nel loro insieme, costituiscono il 4% della mortalità dei cittadini europei fra i 15 ed i 39 anni.
Rilevante il fatto che il consumo abituale di cocaina, la seconda droga per diffusione mondiale dopo cannabis e resina di cannabis, abbia superato in Gran Bretagna e Spagna il consumo nordamericano,
mentre Italia, Irlanda e Danimarca sono gli altri Paesi che segnalano consumi al di sopra della media europea; il rapporto rileva come il consumo di questa sostanza sia strettamente collegato alla frequentazione di ambienti come le discoteche ed all’abuso di sostanze alcooliche.
Un aspetto particolarmente allarmante, evidenziato dal rapporto, è quello di droghe appositamente "progettate" a partire da medicinali esistenti e legalmente circolanti. "La diffusione di medicinali contraffatti, fabbricati e venduti al posto dei prodotti legittimi è un problema crescente. Nel 2009 sono state segnalate al sistema di allarme rapido sostanze basate su lievi modificazioni delle strutture chimiche di medicinali il cui abuso potenziale era noto. La crescita dei nuovi farmaci progettati aggiungerebbe un compito indesiderato alla necessità di evitare il dirottamento e l’abuso di farmaci soggetti a prescrizione medica. È anche un ulteriore esempio del modo in cui l’innovazione sul mercato illegale richieda una risposta energica e unificata in termini di quadri normativi per il controllo dei medicinali e delle droghe. La questione rappresenta una minaccia potenziale più che un problema immediato, ma tenuto conto della velocità alla quale si verificano i nuovi sviluppi in questo campo, è importante anticipare le sfide future. L’idea che in futuro si assisterà a una crescita del numero di nuove droghe basate su prodotti farmaceutici esistenti, ma destinati a un uso non terapeutico, sarebbe particolarmente preoccupante".

fonte: http://www.emcdda.europa.eu/publications/annual-report/2010

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