I dati BIS confermano che la speculazione finanziaria non ha risentito della crisi

La Bank for International Settlements (BIS) di Basilea, organizzazione internazionale che svolge funzione di banca delle banche centrali, ha pubblicato l’atteso rapporto triennale sulla situazione del mercato dei derivati cosiddetti over-the-counter (OTC), ovvero quelli non regolati da istituzioni internazionali ma affidati alla libera contrattazione degli operatori internazionali.
I derivati sono titoli finanziari il cui valore si basa sul valore di altri titoli o beni, cosiddetti "sottostanti" (outstanding); nati per assicurare i commercianti da rischi futuri, i derivati sono diventati negli ultimi decenni un micidiale strumento in mano alla speculazione finanziaria internazionale e sono stati, come si sa, i principali protagonisti della cosiddetta "crisi dei mutui" di cui Clarissa.it ha avuto modo di occuparsi, anche con convegni di cui sono disponibili sul sito i principali documenti (http://www.clarissa.it/editoriale_int.php?id=207&tema=Conferenze ).
Dal rapporto BIS apprendiamo che alla fine di giugno 2010 il mercato mondiale degli OTC ammonta a 582.655 miliardi di dollari di valore "sottostante", rispetto ai 507.907 miliardi di dollari di fine giugno 2007: ciò significa che il mercato della speculazione finanziaria non ha minimamente risentito dalla crisi da esso stesso in larga parte generata, esplosa, come si ricorda, tra l’autunno del 2007 e l’inverno 2008.
Se il livello di crescita di questo mercato speculativo ha molto rallentato, rispetto al balzo del triennio 2004-2007 in cui è cresciuto al ritmo di 32% annuo, possiamo dire che esso si è tuttavia stabilizzato in questi tre anni, senza minimamente risentire dei ricorrenti annunci dei governi di voler ricorrere a drastiche misure contro la speculazione, mai adottate fino ad oggi.
È bene non dimenticare che i derivati OTC sono solo una parte del mercato dei derivati, in quanto ad essi si aggiungono quelli del mercato regolamentato (exchange traded derivatives) che, a fine 2009, avevano raggiunto un volume stimato, sempre dalla BIS, in oltre 1.100.000 miliardi di dollari.
Per fornire un ordine di grandezza, basta dire che il Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale 2010 viene stimato in 69.980 miliardi di dollari: questo significa che esiste una massa speculativa di titoli OTC di 8,5 volte più grande del valore di tutto il lavoro dell’umanità, cui si somma un mercato speculativo finanziario "controllato" pari a quasi altre 18 volte il valore del lavoro di tutti gli esseri umani.
Ogni giorno ruotano insieme alla nostra terra, all’insaputa dei più, una ventina di pianeti di pseudo-capitale speculativo dei cui proventi beneficia una ristretta élite internazionale.

Fonte: http://www.bis.org/publ/otc_hy1011.htm

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