L’inviato delle Nazioni Unite sollecita azioni decise per il futuro ruolo dell’agricoltura

L’inviato speciale delle Nazioni Unite incaricato della sicurezza alimentare, Oliver De Schutter, ha dichiarato nel corso della Giornata Mondiale del Cibo tenutasi a Genova, che è necessario un cambiamento globale nei metodi di coltivazione per proteggere l’ambiente e assicurare a tutti cibo sufficiente.
Oliver De Schutter ha affermato che "come risultato dei cambiamenti climatici, i raccolti in talune regioni dell’Africa sub-sahariana potranno diminuire anche del 50 per cento nel 2020 rispetto ai livelli del 2000. Una crescente frequenza di alluvioni e siccità contribuisce ad aumentare la instabilità dei mercati delle materie prime agricole".
De Schutter ha sottolineato che l’enfasi posta sui fertilizzanti chimici e sulla estrema meccanizzazione è "assai lontana dall’impegno proclamato da molti nella lotta contro il cambiamento climatico e nel sostegno all’agricoltura familiare di piccole dimensioni". L’agricoltura è infatti responsabile per il 14 per cento dell’effetto serra derivante dalle attività umane e addirittura di quasi un terzo dello stesso effetto se includiamo il CO2 prodotto dalla deforestazione e dall’espansione di coltivazioni e pascoli.
Lo stesso De Schutter coordinerà anche il neonato Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) che terrà la sua prima riunione presso la FAO di Roma. "Questo incontro mira a creare un consenso internazionale su temi delicati come l’usurpazione di terra o la speculazione sui prodotti agricoli", sostiene Olivier De Schutter.
Tra gli argomenti che verranno affrontati, due saranno particolarmente importanti: la discussione sui "Principi per gli Investimenti Agricoli Responsabili" promossa dalla Banca Mondiale per regolamentare le acquisizioni territoriali su vasta scala e le iniziative per combattere l’instabilità dei prezzi delle materie prime agricole, con costante attenzione al ruolo della speculazione finanziaria.
De Schutter presiederà la discussione sugli investimenti terrieri. Sarà una tavola rotonda difficile poiché molti hanno già espresso scetticismo sulla capacità dei Principi sollecitati dalla Banca Mondiale di evitare effetti negativi sulla collettività, e di indirizzare invece gli investimenti in progetti che hanno il massimo potenziale per ridurre la povertà.
L’Inviato Speciale ONU ha espresso critiche nei confronti dello sviluppo su ampia scala delle acquisizioni terriere, "secondo la mia opinione" sostiene, "il CFS non dovrebbe considerare le teorie come autonome, ma piuttosto accoglierle come un contributo all’ampio progetto di migliorare il possesso terriero e altre risorse naturali".
De Schutter, inoltre, richiederà un’azione aggressiva contro la speculazione finanziaria sul mercato delle materie prime. Le sue ultime note informative dimostrano che il coinvolgimento dei mercati finanziari è responsabile in gran parte dell’aumento dei prezzi delle materie prime essenziali e la loro instabilità. Con tali note intende identificare anche possibili soluzioni.
"La controversia sulla necessità di disciplinare questi mercati è andata avanti per troppo tempo" lamenta De Schutter. "Purtroppo, le proposte attualmente sul tavolo del CFS rimangono troppo deboli rispetto all’urgenza dei temi affrontati. Il documento principale per l’assemblea accenna solo al meccanismo per ridurre la volatilità del mercato delle materie prime. Abbiamo bisogno di fare progressi su questi punti, e il CFS ha il potere di giocare un ruolo decisivo in questo".
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