Bomba o non bomba

Le affermazioni di un ministro della Repubblica in ordine alla possibilità di armare i velivoli da appoggio tattico AMX è oggetto di dibattito in sede politica.
L’AMX è un aereo subsonico, entrato in servizio nel 1989, che si è rivelato particolarmente adatto anche al teatro afghano, dove ne sono stati inviati 4. Nel 2005, l’aeronautica italiana ha avviato un programma di aggiornamento per 52 esemplari della flotta, denominato ACOL (Adeguamento Capacità Operative e Logistiche). I velivoli hanno ricevuto nuovi display a colori e gli altri pannelli sono stati resi compatibili con i sistemi di visione notturna montati da tale versione. Miglioramenti applicati anche a radio e IFF , oltre ad una maggiore integrazione dell’avionica di bordo con il sistema di navigazione satellitare GPS . L’acquisizione di capacità GPS consente anche l’impiego di bombe con lo stesso sistema di guida. La prima consegna ai reparti operativi della versione ACOL risale all’agosto 2007.
Operato da personale del 51° e del 32° stormo, il gruppo dei 4 AMX ACOL ha al suo attivo 1500 ore di volo, solo di ricognizione, e qualcosa come 10.000 foto scattate su vari obiettivi. Allo stato l’AMX è armato unicamente con un cannoncino da 20mm, che può adoperare "solo in caso di emergenza". Ciò che il ministro non ha detto è che sono già stati spesi 34 milioni di dollari per 500 Small Diameter Bomb, da 250 libbre l’una, progettate per impiego di precisione. Come è noto, anche gli USA autorizzano da tempo solo attacchi mirati a supporto dei reparti a terra – il che rende lecito supporre che le tecniche usate in precedenza fossero ben più massive (e coerenti con la filosofia del bombardamento a tappeto applicata a suo tempo) di quanto è stato detto.
Si fatica – finché dura la presenza di soldati italiani in Afghanistan – a capire quanti altri morti siano necessari prima dell’impiego dell’AMX come effettivo CAS (Close Air Support, appoggio aereo ravvicinato alle truppe di terra), suggerito da tempo da chi è sul campo a rischiare la vita e non a Roma a far discorsi o a presenziare a cerimonie funebri, con annessa faccia di circostanza.

Fonte: Volare, Ottobre 2010 – Altre riviste specialistiche di settore, anni 2008-2010

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