Negli Usa la prima campagna pubblicitaria pubblica sulla sicurezza informatica

Per la prima volta è stato dato ufficialmente avvio lo scorso 6 ottobre ad una campagna pubblicitaria sulla sicurezza informatica. L’iniziativa è stata presentata nella sede della Intel come parte di una iniziativa che viene organizzata annualmente dalla Cyber Security Alliance, dall’Anti-Phising Working Group a da una dozzina di agenzie governative statunitensi e di grandi aziende del settore informatico, finanziario e comerciale come Microsoft, Google, PayPal, RSA, Facebook,Visa, and Wal-Mart. Il messaggio base è stato strutturato in modo molto semplice: "Fermati. Pensa. Collegati".
Non è che l’inizio di un grande impegno propagandistico che le aziende svilupperanno anche singolarmente con particolare ampiezza: basti dire che la sola AT&T, una delle maggiori multinazionali americane di telecomunicazioni, avvierà sul proprio sito web una campagna educativa destinata ai suoi dieci milioni di clienti e ai suoi 275.000 dipendenti.
L’obiettivo è far sì che le precauzioni per la sicurezza informatica diventino abituali come quelle che si prendono quotidianamente attraversando una strada, lavandosi i denti o le mani frequentemente. La sanità pubblica ha molto in comune con la sicurezza informatica, del resto, giacché entrambe hanno a che vedere con infezioni, virus e batteri che, se non individuati in tempo, vengono trasmessi ad altri con grande facilità.
Ma vi sono anche evidenti implicazioni militari. Negli Usa si ricordano ancora i messaggi diffusi dall’Ufficio Informazioni di Guerra (US Office of War Information) per evitare che venissero rivelate causalmente notizie utili al nemico, come il celebre loose lips sink ships (che in italiano suona come "una bocca aperta affonda le navi").
Le crescenti preoccupazioni dei consumatori per le violazioni elettroniche dei conti bancari o per il furto di identità delle carte di credito, così come la penetrazione nei sistemi informatici delle aziende attraverso internet (come il recente caso del virus Stuxnet), rafforzano l’opinione che la sicurezza online è un tema che interessa non solo i consumatori ma anche la sicurezza nazionale.
Una mentalità della sicurezza deve essere costruita nella opinione pubblica partendo dal livello degli utilizzatori finali, dice Phil Reitinger, sottosegretario della direzione per i programmi di protezione nazionale del Ministero della Sicurezza Interna (Homeland Security), costituito negli Usa dopo l’11 settembre 2001, intervenendo al lancio della campagna: "Viviamo tutti in un mondo fondamentalmente insicuro. Internet è stato costruito sull’attendibilità ma non sulla sicurezza".
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