Francia e Germania contro la speculazione finanziaria sulle materie prime

Secondo l’agenzia AFP, Francia e Germania si preparano a sviluppare un’iniziativa comune per evitare la speculazione finanziaria sui mercati delle materie prime, come ha precisato la scorsa settimana un portavoce del ministero dell’agricoltura tedesco: "i prodotti alimentari non devono essere oggetto di pure speculazioni finanziarie" si leggerebbe in un documento di lavoro del ministero, secondo il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung.
Già lo scorso 31 agosto, tre ministri francesi, Christine Lagarde, economia, Bruno Le Maire, agricoltura, e Jean-Louis Borloo, ambiente, hanno sollecitato, con una lettera alla Commissione europea, un’niziativa legislativa comunitaria "sulla regolamentazione dei mercati dei derivati di materie prime e assimilate", relativa cioè sia ai prodotti agricoli che a quelli petroliferi e alla CO2, mercati cui i ministeri francesi avevano dedicato nel corso dell’ultimo anno dei corposi studi che hanno verificato la gravità dell’impatto degli strumenti speculativi che trasferiscono "nella sfera fisica" il contagio della crisi finanziaria.
"In mancanza di una proposta di legge, una comunicazione della Commissione Europea potrebbe stabilire i principi che dovranno guidare la regolamentazione dei mercati dei derivati sulle materie prime a livello europeo", in modo da contrastare fenomeni speculativi come quelli che portarono alla fiammata dei prezzi dei cereali nel primo semestre del 2007, quando essi raddoppiarono in pochi mesi, con effetti drammatici per molti Paesi in via di sviluppo, dove si ebbero scontri e rivolte per il rincaro dei prodotti alimentari di base.
Michel Barnier, commissario europeo responsabile per la questione, si è dichiarato assolutamente d’accordo con la richiesta dei ministri francesi, in vista del 15 settembre, quando la Commissione dovrà elaborare una proposta di regolamentazione dei derivati che dovrebbe apportare, spiega Barnier, "maggiore trasparenza e disciplina" su questo delicato mercato finanziario.
Sarà molto importante seguire lo sviluppo di questa iniziativa comune franco-tedesca, alla cui origine è sicuramente il fatto che la crisi produttiva dell’agricoltura russa, conseguente alla siccità ed agli spaventosi incendi che l’hanno messa in ginocchio, ha già prodotto un’impennata dei futures sui cereali in scadenza a settembre al Chicago Board of Trade, la maggiore borsa merci del mondo, non giustificata da ragioni di mercato, dato che la produzione mondiale è in realtà sufficiente a coprire il fabbisogno mondiale.
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