Chavez al Parlamento: avanti con la rivoluzione!

Durante le celebrazioni dei dieci anni dell’inizio dei lavori dell’assemblea costituente, il presidente venezuelano Chavez ha esortato il Parlamento ad accelerare l’approvazione di quelle leggi necessarie a completare il processo rivoluzionario iniziato da alcuni anni. Velatamente il presidente ha anche minacciato un proprio intervento sulla base della cosiddetta "legge abilitante" che gli concede poteri straordinari di approvazione legislativa nel caso in cui si renda necessario per conseguire "il progetto rivoluzionario".
I temi che stanno dividendo il parlamento in questo momento riguardano soprattutto la legge elettorale, la riforma della proprietà privata e l’educazione.
Come tempistica il presidente ha indicato la fine del corrente anno come termine massimo entro il quale dovranno essere approvate le nuove leggi e modificate quelle antirivoluzionarie.
Secondo esponenti dell’opposizione questa fretta di Chavez nasce dalla paura che nelle elezioni legislative del 2010 il suo partito potrebbe perdere la maggioranza assoluta, infatti, già adesso il partito governativo è all’opposizione in nove degli stati venezuelani.
Confidando nella prosecuzione di questo trend il partito anti governativo conta di raggiungere il 60% dei consensi nelle elezioni a carattere nazionale.
Il parlamentare Calixto Ortega ha ribattutto che è pura follia pensare che l’opposizione possa raggiungere la maggioranza nelle prossime elezioni legislative e stima che possa arrivare al massimo al 30% dei voti.
Ortega ha voluto anche rassicurare che le nuove leggi sulla proprietà privata non sono di ispirazione cubana e che non limitano il diritto dei singoli se non in casi particolari e solo per il bene della comunità.

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