Russia – Israele: si apre "una nuova era"

Il summit a Mosca del 2 giugno tra il capo della diplomazia di Israele, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, il suo omologo russo Serghei Lavrov, ed il presidente Dmitri Medvedev, si è svolto in un clima cordiale e costruttivo. Al termine dei colloqui, il presidente Medvedev ha dichiarato: "Spero che i rapporti tradizionalmente amichevoli tra i nostri paesi si rafforzino e sviluppino in tutti i settori. […] Quello che accade in Israele ci preoccupa molto da vicino, è un paese in cui vive un grande numero di nostri compatrioti. Israele è un attore chiave del Medio Oriente, molto dipende dalla sua politica".
Secondo il ministro Lavrov: "I rapporti russo-israeliani entrano in una nuova era. Noi vogliamo conferire alle nostre relazioni una nuova qualità, nell’interesse dei nostri popoli, per promuovere la cooperazione bilaterale ed internazionale".
Il ministro Lieberman ha sottolineato che Israele tiene in grande considerazione il ruolo costruttivo di Mosca per la risoluzione delle problematiche del Medio Oriente. In tal senso Lieberman ha manifestato il suo sostegno affinché la prossima conferenza sul Medio Oriente possa tenersi a Mosca a fine estate o in autunno.
Il ministro ha però tenuto a precisare che "esistono tutte le ragioni per organizzare una tale conferenza a Mosca, e noi vi parteciperemo certamente, ma senza Hamas ed Hezbollah. La partecipazione di queste organizzazioni escluderebbe in modo assoluto ogni possibilità di partecipazione israeliana a una tale manifestazione".
Lieberman ribadisce il disaccordo circa la posizione di Mosca di estendere il dialogo agli estremisti palestinesi: "Hamas è una organizzazione apertamente terrorista con l’obiettivo di liquidare lo Stato di Israele. Secondo noi il mondo civile deve applicare gli stessi standard contro il terrorismo" ricordando ai russi che Israele ha sempre evitato contatti con i terroristi ceceni.

Fonte: RIA Novosti

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