Il Venezuela nazionalizza la terza banca del paese

Proseguendo la sua politica di nazionalizzazioni, il Presidente venezuelano Hugo Chavez ha annunciato nei giorni scorsi che è in dirittura d’arrivo un accordo con il Banco Santander per acquisire la quota che detiene nel Banco de Venezuela.
L’accordo si dovrebbe firmare entro la fine di maggio e, come sempre, è stato giustificato da Chavez con la necessità di dare al paese un motore di sviluppo autonomo, di proprietà "sociale" e non più privato, in questo caso addirittura era nelle mani di un gruppo straniero, spagnolo per la precisione.
Alla fine di giugno dello scorso anno venne annunciata l’intenzione di acquistare il Banco ma poi, causa forti divergenze tra domanda ed offerta, le trattative saltarono.
Ora Chavez vuol tornare alla carica ed ha già avvisato i vertici del Santander che la banca si è fortemente deprezzata nel corso dell’ultimo anno e che i prezzi dai quali iniziare una trattativa non possono essere gli stessi di un anno fa.
Il gruppo Santander divenne proprietario del Banco del Venezuela nel 1996, al termine di un processo di privatizzazione e lo pagò 360 milioni di dollari.
Oggi il Banco ha circa tre milioni di clienti ed ha una raccolta con quota di mercato dell’11% che, se sommata al 14% che detiene la banca statale, porterà il governo a controllare il 25% del risparmio.

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