Il Banco del Sur cresce per combattere la crisi mondiale

I ministri dell’Economia di Argentina, Bolivia, Brasile, Ecuador, Paraguay, Uruguay e Venezuela, al termine dei lavori di un incontro tenutosi a Buenos Aires, hanno firmato l’ accordo definitivo per la realizzazione del "Banco del Sur" (Banca del Sud), una corsa iniziata il 9 Dicembre del 2007.
Il nuovo Istituto inizierà ad operare con un capitale di sette miliardi di dollari. Argentina, Brasile e Venezuela verseranno due miliardi di dollari a testa, Ecuador ed Uruguay quattrocento milioni cadauno ed i restanti duecento milioni saranno versati in parti uguali da Bolivia e Paraguay.
Nelle intenzioni dei paesi aderenti, questa sorta di integrazione finanziaria dovrebbe essere molto utile per affrontare l’emergenza economica. Il ministro argentino Carlos Fernández ha auspicato una veloce ratifica da parte di ogni nazione coinvolta, in considerazione anche del fatto che l’accordo non pone delle condizioni restrittive nei confronti dei paesi aderenti e quindi si è detto ottimista su una rapida approvazione da parte dei vari parlamenti. Ogni socio avrà diritto ad un voto ma le decisioni che riguardano accordi superiori ai settanta milioni di dollari dovranno ottenere l’approvazione della maggioranza dei due terzi del capitale sottoscritto.
Parallelamente al congresso, Argentina e Brasile si sono accordate per rafforzare le loro riserve in divisa in modo da poter affrontare meglio la crisi finanziaria internazionale. Il nome dell’intesa è "swap de monedas" che, prima di diventare operativa, dovrà però essere analizzata approfonditamente dai tecnici economici dei due paesi che dovranno dare il loro parere favorevole.

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