Messico, la crisi colpisce più del previsto

Il Messico è una delle nazioni più grandi e più popolose della regione latino americana inoltre, per la sua posizione geografica, ogni sua problematica economica o sociale ha un’incidenza importante anche nei vicini Stati Uniti e nei flussi migratori, spesso clandestini.
Bisogna quindi riflettere attentamente sul dato che vede, per il terzo trimestre del 2008, una recessione che ha fatto diminuire il Pil dell’1,6%, oltre le previsioni degli analisti che avevano stimato una caduta dell’ 1,09%.
Il settore che ha maggiormente risentito della crisi è l’industria che ha avuto una contrazione del 4,2% mentre il settore dei servizi, che rappresenta il 60% dell’economia, è diminuito di uno 0,9%, in controtendenza il settore agricolo in aumento del 3,3%.
Il dato aggregato del 2008 ha visto in ogni modo una crescita media dell’1,3%, inferiore all’1,5% stimato dal governo ma le previsioni per il futuro non sono incoraggianti.
Secondo César Castro Quiroz, direttore del Centro di Analisi e Proiezioni messicano il periodo più buio deve ancora arrivare tanto che si prevede per il primo trimestre 2009 una contrazione del Pil intorno al 3% da imputare soprattutto al settore automobilistico che soffre di una diminuzione della produzione e delle esportazioni (che erano indirizzate soprattutto verso gli Usa) del 50%.
Sempre secondo Castro Quiroz l’onda lunga della crisi ed i suoi effetti negativi sull’occupazione (nonostante negli ultimi tre mesi si siano persi mezzo milione di posti di lavoro) e sul consumo arriverà soltanto nei prossimi mesi.

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