Rapporto dell’Inviato Speciale dell’Onu sui diritti umani nei Territori palestinesi

Pubblichiamo (in lingua originale) il rapporto dell’Inviato Speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati da Israele dal 1967. L’inviato, Richard Falk, ebreo, professore emerito di diritto e pratica internazionale alla Princeton University, è stato espulso lo scorso 14 Dicembre da Israele in cui era giunto in qualità di rappresentante delle Nazioni Unite, una sorta di ritorsione per i contenuti del suo rapporto. Di seguito la sintesi tradotta dall’originale e l’indice del rapporto, in appendice è possibile scaricare gratuitamente l’intero documento.

Summary: Il primo rapporto del prof. Richard Falk esamina il rispetto da parte di Israele degli standard in tema di diritto umanitario internazionale e di diritti umani internazionali nei Territori palestinesi occupati, da gennaio a metà del 2008. In questa analisi si tiene conto delle rivendicazioni di Israele in tema di sicurezza così come si considera l’importanza degli atti commessi da Palestinesi che rappresentano una minaccia per la sicurezza ovvero violano i diritti umani internazionali e gli standard umanitari nel contesto dell’occupazione. Il rapporto presta particolare attenzione alle conseguenze di una prolungata occupazione che ha regolarmente ignorato le direttive delle Nazioni Unite in tema di rispetto dei diritti di una popolazione occupata.
Il rapporto rileva anche l’impegno collegato alla ripresa del processo di pace nel corso del summit di Annapolis del dicembre 2007, in particolare l’aspettativa nei confronti di Israele a proposito del congelamento dell’espansione degli insediamenti e della riduzione delle restrizioni alla mobilità nella Cisgiordania. È scoraggiante il fatto che il rapporto indichi invece una crescita degli insediamenti e ulteriori restrizioni alla mobilità in Cisgiordania.
Inoltre il rapporto rileva la violazione del diritto umanitario internazionale associato con il muro di separazione e l’uccisione di Palestinesi, bambini compresi, dovuta in maniera crescente ad un uso eccessivo della forza da parte di Israele allo scopo di sedare dimostrazioni non violente. Un’attenzione specifica viene rivolta poi alle violazioni da parte di Israele in tema di rispetto delle frontiere, con una particolare preoccupazione che viene espressa a proposito di violenze e aggressioni contro giornalisti Palestinesi.
Il rapporto poi si concentra in modo specifico sulla crisi in materia di sanità a Gaza. Il rapporto lamenta l’indisponibilità di Israele ad adempiere alle raccomandazioni della Corte Internazionale di Giustizia così come approvate dall’Assemblea Generale. Richiede una ulteriore precisazione dei diritti del popolo Palestinese con la raccomandazione all’Assemblea Generale di prestare assistenza sul piano legale fintanto che l’occupazione israeliana ponga in pericolo la realizzazione del diritto all’auto-determinazione del popolo Palestinese.

Indice
I. Introduzione   pag. 4
II. Sviluppi politici: principali mutamenti nella situazione dell’occupazione  pag.8
III. Significative sfide ai diritti umani: eventi rilevanti  pag.13
a. Libertà di espressione e violenze ai giornalisti: il caso di  Mohammed Omer  pag.13
b. Blocchi e operazioni militari delle forze armate israeliane in Cisgiordania: violenze contro la popolazione civile a Nablus  pag.15
c. Diritto di riunione pacifica: dimostrazioni contro il muro in Cisgiordania    pag. 18
IV. Insediamenti nei territori palestinesi occupati: l’impatto sul godimento dei diritti umani  pag. 19
V. La crisi sanitaria nei territori palestinesi occupati  pag.22
a. Ulteriori violazioni relative a pazienti a Gaza: gli interrogatori dello Shin Bet di pazienti palestinesi al passo di Erez  pag.26
VI. Raccomandazioni

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