Quale Paraguay per Lugo?

Il 15 agosto Fernando Lugo, 57 anni, ex vescovo cattolico ed eletto presidente del Paraguay il 20 aprile scorso, ha iniziato ufficialmente il suo mandato quinquennale con la cerimonia di insediamento. Dopo sessant’anni che hanno visto al potere sempre il Partido Colorado, di centro destra, l’elezione di Lugo ha segnato la svolta con la vittoria di una coalizione cosiddetta "progressista".
Probabilmente il Paraguay è una delle nazioni dell’America Latina meno conosciute dalle nostre parti, ecco quindi un quadro di quale Paese dovrà governare il neo Presidente.
Con una popolazione di 5,6 milioni di persone che cresce ad un ritmo del 2,5% annuo, il Paraguay è una delle nazioni più povere dell’America Latina con il 38% della popolazione che vive in condizioni di povertà.
Anche la distribuzione del reddito è tra le peggiori del continente, non mancano, infatti, alcune famiglie estremamente ricche e potenti che dividono gran parte della torta.
L’economia, che si basa soprattutto sulle importazioni ed esportazioni di materie prime, di soia e carne bovina sta dando qualche segnale positivo, infatti, il Pil del Paraguay sta crescendo a ritmi piuttosto importanti (6,8% nel 2007), grazie soprattutto all’aumento delle esportazioni di soia e l’inflazione è sotto controllo (6% nel 2007).
Sarà soprattutto la necessità di una riforma agraria che abbatta i grandi latifondi una delle sfide più dure per Lugo, che ha già denunciato tentativi destabilizzatori da parte dell’opposizione, alleata con alcune potenti forze economiche.
Ma anche la lotta alla corruzione e la rinegoziazione con il Brasile del prezzo a cui viene venduta l’energia idroelettrica, prodotta dal più grande impianto di questo tipo nel mondo (la Itaipú), sarà un banco di prova in cui verranno saggiate le capacità del Presidente di ottenere una rimunerazione maggiore senza inimicarsi un potenziale ed importante alleato, vista anche la vicinanza politica con il governo Lula.

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