L’indipendenza kosovara fatale al governo di Kostunica

Il governo di coalizione serbo, presieduto da Vojislav Kostunica, si è formalmente dissolto lunedì. Le dichiarazioni rilasciate dal premier nella giornata di domenica chiariscono i motivi: il disaccordo sulla futura partecipazione all’Unione Europea e sulla difesa del Kosovo secessionista hanno provocato l’insanabile frattura tra il partito del leader da una parte, e i Democratici e il G17 plus dall’altra. Kostunica ha infatti tacitamente accusato gli alleati di aver rinunciato alla sovranità del Kosovo, dichiaratosi indipendente un mese orsono con l’appoggio dei paesi occidentali più importanti. L’indipendenza del Kosovo ha dato quindi il la alla caduta del governo.
Il presidente Tadic, ora, deve sciogliere il Parlamento e fissare una data per le elezioni, previste presumibilmente per l’11 maggio. La corsa a Belgrado vedrà contrapposti il partito Democratico e il partito Nazionalista Radicale. Tadic, inoltre, ha espresso il timore per una contrapposizione tra cosiddetti patrioti e traditori (in riferimento alla vicenda kosovara), divisione che potrebbe danneggiare notevolmente la Serbia, stato bisognoso d’unità di intenti. Nelle elezioni di maggio sarà in ballo una grossa fetta del futuro dello stato balcanico, non più convinto come prima, a causa dell’appoggio europeo alla secessione kosovara, della volontà di entrare a far parte dell’Unione Europea.
Belgrado, nel frattempo, ha "suggerito" ai 120.000 serbi stanziati nel nord del neo stato kosovaro, di ignorare le direttive del governo locale e della missione dell’Unione Europea, che dovrà scendere in campo entro giugno. Il nord dominato dai serbi si sta comportando come uno stato de facto, rischiando di innescare ulteriori conflitti nella zona.
Il premier kosovaro Thaci ha diffidato Belgrado dal tentativo di sottrarre una parte di territorio al nuovo stato, dichiarando inoltre che le dimissioni di Kostunica hanno rappresentato un passo verso la democrazia paragonabile alla caduta di Milosevic. L’indipendenza kosovara, secondo il leader, avrebbe fatto cadere, oltre al premier serbo, una mentalità appartenente al passato.

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