Chavez accusa Colombia e Stati Uniti di "provocazione bellica"

Nel corso di una conferenza stampa, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha apertamente accusato la Colombia di ordire una trama per spingere il suo paese verso una guerra. Dietro il progetto ci sarebbero gli Stati Uniti, stanchi di avere un nemico vicino casa sempre alla ricerca di nuovi alleati per contrastare "l’Impero".
Ad avvalorare la sua ipotesi, Chavez cita gli importanti esponenti politici statunitensi che in questi giorni hanno fatto visita alla Colombia. A cominciare da Condoleeza Rice passando per John P. Walters, direttore del National Drug Control Policy, definito da Chavez "lo zar della droga", fino ad arrivare all’ammiraglio Michael Mullen, capo di stato maggiore degli Stati Uniti.
Le relazioni tra i due paesi iniziarono a peggiorare lo scorso mese di novembre quando Uribe tolse al suo omologo il ruolo di mediatore per quanto riguarda la liberazione degli ostaggi nelle mani delle Farc. Successivamente sembrava ci fosse stato un leggero riavvicinamento quando Chavez fu ringraziato ufficialmente per il ruolo avuto nella liberazione di Clara Rojas e Consuelo González Perdomo.
Ma la richiesta di Chavez alla comunità internazionale di modificare lo status delle Farc da gruppo terrorista a gruppo politico ha fatto di nuovo inalberare Uribe.
Recentemente il presidente venezuelano ha definito Uribe "un mafioso" denunciandone i suoi legami con i paramilitari e annunciando di aver allertato le frontiere per combattere il contrabbando di alimentari e combustibile.

Print Friendly, PDF & Email